Lo spaccio di sostanze stupefacenti rappresenta un businesse della criminalità organizzata, che riesce a stabilire contatti che consentono l’infiltrazione anche nei luoghi più insospettabili’. E’ quanto emerge dall’operazione Doppio Binario dei carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Schio, che hanno iniziato oltre un anno fa, dopo aver fermato una coppia di giovani scledensi, di riorno da Padova, dove avevano fatto il pieno di ‘eroina’ per l’uso personale.
Un’indagine da cui hanno avuto origine tre filoni d’inchiesta che l’altra notte hanno portato all’arresto del tunisino Ezzedine Slamani ora in carcere con l’accusa di traffico di sostanze stupefacenti. A casa sua, ben 500 grammi di eroina. Un sequestro record che va ad aggiungersi a tutti quelli eseguiti nei mesi scorsi.
‘Le indagini sono iniziate dopo alcuni episodi di cronaca, che hanno portato il nucleo operativo a mettersi al lavoro, per capire chi ci fosse dietro. Giovani assuntori trovati con l’eroina addosso ed un uomo, a cui i militari sono riusciti a salvare la vita dopo un’overdose – ha spiegato il Capitano Massimo Ferrari, che si è congraulato con i suoi uomini per la brillante operazione antidroga. I carabinieri del luogotenene Mauro Giaretta hanno dimostrato di essere dei segugi in materia di supefacenti, conducendo indagini complesse, con indagati clandestini, quindi senza fissa dimora e difficili da intercettare nei movimenti. Spacciatori capaci di cambiare idenità allo scopo di depistare le indagini’.
di redazione Thiene on line
