Animali sotto stress per il caldo estremo, con la conseguenza che cala del 10% la produzione di latte, ma per dare sollievo alle povere bestie, per le quali la temperatura ideale varia dai22 ai 24 gradi, nelle stalle vicentine arrivano docce e ventole.

“Il benessere animale è per noi una priorità – ha spiegato Martino Cerantola, presidente Coldiretti Vicenza – Consentire agli animali di star bene significa pensare alla qualità del latte che producono ed alla loro dignità”

La dignità ed il benessere degli animali al primo posto, ma anche l’attenzione agli interessi degli agricoltori.

“Se per gli animali domestici come cani e gatti è importante garantire sempre l’acqua e fare in modo che stiano sempre al riparo dal sole e in luoghi ben areati, per le mucche il clima ideale è fra i 22 e i 24 gradi, mentre oltre questo limite gli animali mangiano poco, bevono molto e producono meno latte – hanno spiegato da Coldiretti – Nelle stalle sono già scattate le contromisure anti afa nelle stalle dove gli abbeveratoi lavorano a pieno ritmo perché ogni singolo animale è arrivato a bere con le alte temperature di questi giorni fino a 140 litri di acqua al giorno contro i 70 dei periodi meno caldi”.

Nel vicentino la situazione non è drammatica come in altre realtà italiane, dove il caldo ha raggiunto picchi record, ma l’attenzione per il benessere degli animali è costante.

“Nelle stalle vicentine le vacche, ma anche tutti gli altri animali, vivono in modo dignitoso e cerchiamo di garantire loro il migliore comfort possibile – ha sottolineato Cerantola – In questi giorni di grande caldo, anche se le temperature non hanno raggiunto i livelli riscontrati in altre città italiane, abbiamo messo in funzione ventilatori e docce, per rinfrescare le stalle e consentire un benessere soddisfacente”.

Oltre agli uomini, senza dubbio, a soffrire il caldo sono anche gli animali nelle fattorie, dove sono entrate in funzione ventole e doccette per aiutare le mucche che stanno producendo fino al 10% circa di latte in meno rispetto ai periodi normali, a causa delle alte temperature.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia