Oltre alla cimice asiatica, che la Regione Veneto prova a contrastare inserendo la vespa samurai, tra le insidie che rischiano di rovinare i raccolti agli agricoltori veneti c’è anche il ‘Drosophila Suzukii’, ovvero un moscerino della frutta che ormai da circa un decennio danneggia gravemente le produzioni di ciliegie. Ecco allora che la Regione Veneto ha avviato un progetto che prevede la sperimentazione dell’uso del ‘Ganaspis Brasiliensis’, un parassitoide che rappresenta il nemico per eccellenza del moscerino della frutta. Nel corso del 2021 la sperimentazione avverrà in tre siti rappresentativi, due in provincia di Verona e uno in Provincia di Vicenza, dove l’Ufficio fitosanitario della Regione, in collaborazione con l’Università di Verona, rilascerà il parassitoide in tre diversi momenti diversi. In questo modo i tecnici potranno verificare la capacità di parasitizzare le larve del moscerino in un ambiente naturale.

“Nell’avviare questo progetto il Veneto si dimostra aperto e reattivo davanti alla possibilità di ricorrere e adottare le più moderne tecniche di controllo biologico dei parassiti delle colture agrarie, nel rispetto della salute e dell’ambiente”, spiega l’assessore regionale all’Agricoltura Federico Caner. “Se i risultati saranno quelli auspicati il progetto proseguirà in modo più ampio anche negli anni 2022 e 2023, coinvolgendo l’intero territorio regionale dove il ciliegio e i piccoli frutti rappresentano una interessante integrazione al reddito delle aziende agricole delle nostre colline”

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