Se in questi giorni non si placano le polemiche dei comuni del nord ancora una volta contrapposti a quelli meridionali sulla spartizione dei fondi del Piano Nazionale di Resistenza e Resilienza, ce n’è almeno uno che finisce sulla graticola per il problema esattamente contrario. Sarcedo infatti risulta destinatario di ben due cospicui finanziamenti, già nell’aria lo scorso anno come misura ministeriale a sostegno degli enti locali ed ora rimesso ufficialmente in campo assieme alle risorse in arrivo dall’Europa per la ripresa post Covid: il primo di 720 mila euro destinato alla ciclabile di Via Schio, il secondo di 900mila euro che invece avrebbe dovuto consentire l’adeguamento antisismico della palestra comunale. Del primo Cortese ne ha parlato nell’ultimo consiglio comunale, tacendo misteriosamente sul secondo ben più consistente. Un fatto molto grave – denuncia il consigliere Antonio Tammaro, che è stato il primo a scoprire il fondo – come si fa a rifiutare così tanti soldi?’

La pioggia di denari, infatti,   torneranno nelle disponibilità dello Stato dopo il ‘no grazie’ dell’amministrazione comunale: ‘La giunta ha taciuto al consiglio comunale, quindi alla popolazione di Sarcedo qualcosa di importante, sul quale avremmo potuto discutere. Non so se ci si rende conto della gravità, la gente ha il diritto di sapere che il Governo ha stanziato tutti questi soldi, ma il sindaco, pur di non fare l’orribile figura di non saperli gestire, ha omesso di dirlo. Solo per caso sono venuto a conoscenza dei 900milioni. Se si fosse confrontato con tutti noi, lo avremmo sostenuto pur di non perderli. Servivano per la palestra della scuola media e non si giustifichi dichiarando che non c’è personale in comune, avremmo potuto rivolgerci a qualche amministrazione vicina, avremmo potuto nominare un consulente esterno’.

Sul piede di guerra anche il consigliere Giorgio Meneghello: ‘Gravissimo rifiutare un contributo di 900.000 euro. È la conferma della inadeguatezza del primo cittadino di Sarcedo. Poi dove siano i cantieri che racconta? Li vede nella sua immaginazione. L’antisismica delle scuole medie  sta partendo in questi giorni, a quattro anni dal febbraio 2018, quando è stato assegnato un contributo statale di 359.000 euro, e nel frattempo la scuola è chiusa da sei mesi, quindi dallo scorso anno scolastico’.

‘Con il rifiuto di questi soldi, preziosi per il nostro comune ha dimostrato di non essere un primo cittadino capace di affrontare il momento che stiamo vivendo, ci sono sindaci dell’Anci che ogni giorno, battagliano con il governo per avere contributi necessari ai loro comuni e qui a Sarcedo, abbiamo chi non solo li rispedisce al mittente, ma tiene la cosa per sè. – conclude Tammaro – La malafede si legge nel fatto che abbia taciuto il contributo, ha sacrificato un’ingente somma per non fare la figura di colui che non sa amministrare. Altrimenti, ne avrebbe parlato in consiglio, mettendoci al corrente delle difficoltà, se c’erano veramente. Non capisco come mai, in altri paesi, vedi Zugliano, con lo stesso numero identico di personale, i lavori pubblici vanno avanti, si accettano accettano contributi dopo averne fatto richiesta, si creano progetti e il comune cresce. Sarcedo è fermo e il nostro sindaco va in tv per la caccia all’elfo, quando dovrebbe stare a studiare come migliorare. Mi attacca buttandola sul personale e questo è un modo squallido di fronteggiare i problemi. A volte, occorrerebbe essere umili, invece, dimostra arroganza e presunzione. Farsi aiutare non è una sconfitta, se c’è di mezzo il bene della collettività’.

La replica di Cortese

Capisco che a primo acchito potrebbe sembrare un atteggiamento di negligenza” – precisa il Sindaco di Sarcedo Luca Cortese – “ma in realtà tengo a precisare che si tratta proprio dell’esatto contrario. Mi spiego meglio. Lo scorso anno avevamo provato ad accedere a questi contributi ma non siamo entrati in graduatoria: abbiamo quindi investito energie e risorse in altri progetti, come è giusto che sia. Ora lo Stato, stante le risorse europee, ci ha riproposto questa possibilità e abbiamo convenuto di accettare solo lo stanziamento di 720mila euro per la ciclabile: gli altri fondi non saremmo strutturalmente in grado di metterli a cantiere neanche se lo volessimo”.

“Il paese è tutto un cantiere” – continua Cortese – “dai 140 mila euro per portare tutta l’illuminazione a LED che pone Sarcedo all’avanguardia nell’intero comprensorio sul fronte del risparmio energetico, ai 400 mila euro per la pista ciclabile via Bassano/via Granezza con progetto esecutivo approvato gli ultimi giorni del 2021 e finanziamento regionale, passando per i 700 mila euro interamente finanziati che ci consentiranno di rendere antisismica la scuola. Se a questi sommiamo per l’appunto quelli per la ciclabile di Via Schio direi che siamo tutto tranne che un paese dormiente e incapace di progettualità. Poi, sono dell’avviso che vanno fatti i passi lunghi quanto la gamba. Era inutile dire di sì e poi trovarsi a non riuscire a farlo: sono sempre soldi dei cittadini che devono essere utilizzati nel migliore dei modi, su questo ci siamo non a caso confrontati con i nostri referenti tecnici. Tra l’altro ci sono in essere anche altre possibili corposi interventi: mi riservo di parlarne una volta che si saranno meglio definiti i contorni della cosa, visto che il Comune non è l’unico attore in campo. I miei paesani stiano comunque tranquilli: lavoriamo con lungimiranza e attenzione: poi se qualcuno è convinto di poter far di più e di meglio, ai posteri l’ardua sentenza”.

N.B.

M.Z.

 

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