Le soglie di sbarramento
Esistono due di sbarramenti percentuali. Per la parte proporzionale, i seggi sono spartiti tra le liste che ottengono almeno il 3%. Ogni lista infatti ha uno sbarramento nazionale del 3%, mentre le coalizioni lo hanno al 10%. I partiti che fanno parte di una coalizione e che prendono tra l’1 e il 3% riversano i loro voti, proporzionalmente, alle altre liste della stessa coalizione che hanno superato il 3%. I voti delle liste che rimangono sotto l’1% vanno invece completamente persi.
Espressione del voto
Dal punto di vista degli elettori il meccanismo di scelta è sostanzialmente identico per i due rami del Parlamento. Sulla scheda troveremo per ogni coalizione (o lista singola, se non alleata) un candidato al collegio uninominale e, accanto a ogni simbolo, una breve lista bloccata (non sono previsti voti di preferenza) di candidati che lo sostengono. Basta un segno su un simbolo della lista o sul nome del candidato dell’uninominale. Non è possibile il voto disgiunto. Non è possibile scegliere cioè un candidato all’uninominale non collegato alla lista scelta per il proporzionale.
Chi può votare
Possono votare, sia per la Camera dei deputati che per il Senato, tutti i cittadini italiani che hanno compiuto il diciottesimo anno di età alla data di domenica 25 settembre 2022 e regolarmente iscritti alle liste elettorali di un Comune della Repubblica italiana. Ciascuno vota nel Comune di iscrizione alle liste elettorali.
Come si vota
Per votare l’elettore deve esibire la tessera elettorale e un documento di riconoscimento personale (carta identità o altro documento di identificazione munito di fotografia, rilasciato da una pubblica amministrazione). Nel caso la tessera elettorale non risulti più utilizzabile per l’esaurimento di tutti gli spazi relativi alla certificazione del voto occorre, prima di presentarsi a votare, richiedere una nuova tessera elettorale (gli uffici comunali rimangono aperti durante tutto il tempo del voto).
Il video
