Una splendida mattinata di sole ed una imponente catena di montagne hanno fatto da scenario alla cerimonia in ricordo dei Caduti della Grande Guerra che si è tenuta questa mattina all’Ossario del Pasubio.

I resti degli oltre 5mila soldati italiani e austriaci che riposano nel monumento sono stati onorati da autorità militari e politiche e da un folto numero di persone che già alle 10 del mattino si sono posti la mano sul cuore per intonare cantando l’inno nazionale.

Alla presenza del sindaco di Vicenza Achille Variati, del Vicesindaco di Schio Giorgio Pizzolato, dei Sindaci e rappresentanti comunali dei Comuni dei territori della Grande Guerra e della tante autorità militari presenti è arrivato anche l’ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, capo di Stato Maggiore alla Difesa. Un grande onore per i presenti e tanta emozione nel sentire l’Ammiraglio ricordare commosso la storia del nonno, soldato nelle nostre montagne insieme all’amico Fabio Filzi. ‘La storia ritorna sempre – ha sottolineato Binelli Mantelli ricordando i tanti militari deceduti in recenti avvenimenti di guerra in Medio Oriente – Gli avvenimenti di ieri e di oggi sono simili perché la storia si riscrive e si costruisce ogni giorno da ognuno di noi’. E sottolineando che i caduti italiani e austriaci riposano insieme all’interno dell’Ossario, l’Ammiraglio ha messo in rilievo che ‘gli scontri sono anche incontri e l’uomo è l’elemento più importante all’interno dell’Arma’.

Il ricordo ai Caduti si ripete all’Ossario di Valli del Pasubio ogni anno da 80 anni nell’ultima domenica di Giugno per ricordare la battaglia più violenta combattuta nel monte sacro alla Patria il 2 Luglio 1916.

Domenico Innecco, Generale di Corpo d’Armata e presidente della Fondazione 3 Novembre, ha ricordato che ‘la Guerra del ’15-’18 è stata definita ‘grande’ per tanti motivi. Primi tra tutti perché grande è stato il tributo di morti e di sangue, ma grande è anche il ricordo ossessivo che si tramanda nei cuori delle famiglie e nella storia del territorio. E grande è stata a suo tempo la partecipazione delle potenze mondiali. I 39 mesi di gara di eroismo tra Italia e Austria sono caratterizzati qui dal silenzio della morte dei giovani che hanno combattuto. Un silenzio che è più fragoroso di qualsiasi roboante discorso. Le vite di questi ragazzi – ha concluso – hanno il valore che ognuno di noi attribuisce loro. Ricordare questi ragazzi significa dare valore alle loro vite’.

Le autorità militari e civili hanno assistito impeccabili alla cerimonia, orgogliosi dei loro gonfaloni, della bandiera nazionale, dell’inno (cantato da tutti) e della carica che rappresentavano. I presenti non erano da meno, silenziosi e composti come si conviene in una commovente occasione solenne.

A rappresentare Thiene ha sfilato il Consigliere di maggioranza Giampietro Marsetti, che ha detto orgoglioso: ‘E’ la seconda volta che partecipo ed essendo un alpino sono particolarmente commosso. Ma sono anche molto onorato di rappresentare Thiene in questa occasione solenne’.

Anna Bianchini

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