Finalmente la politica fa  capolino all’ospedale di Santorso. Un vero e proprio evento, dato che dopo un anno e mezzo dalla consegna dei lavori, non è stata mai fatta un’inaugurazione degna di un’opera pubblica-privata del genere. (Ci si chiede perché costi così tanta fatica metterci la faccia per un taglio di nastro, quello che dovrebbe essere un’autentica specializzazione del politico. Dov’è finita l’enfasi , che rasentava la spocchia dei politici regionali alla posa della prima pietra ?). La visita, da parte della V commissione consiliare della Regione Veneto, che però, era solo rappresentata dal presidente Leonardo Padrin e dal consigliere Stefano Fracasso. Con loro, a sfilare per i reparti dell’ospedale Alto Vicentino, anche l’ex sindaco di Schio ed ex consigliere della commissione Sanità  Giuseppe Berlato Sella. 

 

A presentare i  vari reparti, i dipartimenti di Medicina generale per illustrare l’attività avviata dopo il raggruppamento dei dismessi De Dellis e Boldrini, la Dg Daniela Carraro, che si è detta orgogliosa di trovarsi al timone di un ospedale come quello di Santorso. Una specie di Ferrari fiammante, a cui però va garantito il carburante affinchè possa sfrecciare come ha fatto in questi anni, in cui l’Ulss 4 ha dimostrato, a differenza di altre realtà sanitarie venete, di saper fare scelte coraggiose. Un’azienda sanitaria sana e addirittura virtuosa, che, come hanno chiesto i sindaci dell’Alto Vicentino, non va sacrificata nelle risorse e nella spartizione dei fondi, per pagare colpe di chi non ha fatto altrettanto. Realtà sanitarie che magari hanno sperperato il denaro pubblico per scelte prettamente politiche, che nulla avevano a che fare con quel diritto alla salute che tanto è caro agli abitanti del Veneto. Padrin ha parlato a lungo delle schede ospedaliere che verranno definite tra settembre e ottobre, dichiarando che i servizi verranno garantiti tutti. Va ricordato infatti, che solo il reparto di Malattie Infettive perderà il primariato. Padrin ha dichiarato che ci si deve mettere in testa che la sanità serve per curare i cittadini, sottolineando il ruolo di una politica, che fa scelte di opportunità più che di interesse collettivo.

Il quadro che è emerso è positivo  – assicura Stefano Fracasso –  perchè L’Ulss 4 è un riferimento per il Veneto. Per questo va valorizzata e i suoi servizi non devono assolutamente pagare l’onere del project financing per il nuovo ospedale”. Il  vice capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Regionale ha continuato: “La situazione dell’Ulss 4, con i suoi parametri avanzati, fa da orizzonte per la sanità della nostra Regione . E’ un patrimonio che va tutelato e garantito ai cittadini. Va difeso. Dal punto di vista economico: assicurando innanzitutto che sulla qualità dei servizi non ricada il peso dei costi del canone del project financing. Ma anche dal punto di vista dei servizi stessi: qui ci sono eccellenze che nella definizione delle nuove schede devono trovare ulteriore spinta e non devono correre il rischio che proprio il loro standard avanzato si trasformi in un freno che tarpi loro le ali”.

“Lo meritano i cittadini dell’Altovicentino –  ha concluso Fracasso – e lo merita un territorio che proprio grazie alla costante collaborazione tra enti ha saputo costruire questo sistema virtuoso. Per questo va riconosciuto ai Comuni il giusto ruolo nella definizione dell’organizzazione del sistema dei servizi sociosanitari” .

N.B.

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