Si sono svolte a Schio le celebrazioni per l’80° anniversario della Liberazione della città dal regime fascista e dall’occupazione nazista, avvenuta il 29 aprile 1945. La giornata si è aperta presso l’aula magna dell’Istituto Tecnico Industriale Silvio De Pretto, proprio in via XXIX Aprile, con un incontro dedicato agli studenti delle scuole superiori che, hanno avuto modo di confrontarsi sul significato della ricorrenza.

Alle 18, l’amministrazione comunale ha organizzato un momento commemorativo davanti alla lapide dedicata a Nello Boscagli, noto con il nome di battaglia “Alberto Spiaggia”, figura di spicco della Resistenza nell’Alto Vicentino. Il ricordo è stato accompagnato da un intervento di Antonio Angelina – a cura dell’A.N.P.I. – e dall’intervento dell’assessore alla Cultura, Marco Gianesini. A seguire, si è svolta una “speciale” seduta del Consiglio comunale, con la partecipazione di alcuni rappresentanti del Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze, che hanno portato un contributo. Singolare la presenza, in sala consiliare, della bandiera del battaglione Barbieri, “rispolverata” ed issata appositamente per celebrare l’80mo.

Nel suo intervento, il sindaco Cristina Marigo ha ricordato come il 29 aprile 1945 “Schio non si limitò a scrivere una pagina della propria storia. Schio divenne l’esempio di una comunità capace di riscattarsi con il coraggio, la determinazione, la fede nei valori più alti. Ricordare tutto questo oggi non è un semplice atto di nostalgia: è un atto di responsabilità verso chi ha creduto nella libertà più della propria vita. È un atto di fedeltà verso chi ha consegnato a noi, eredi di quella scelta, il compito di custodirla- ha poi proseguito- Non dimentichiamo niente. Non idealizziamo, ma riconosciamo la forza di chi non si arrese, di chi seppe rialzarsi per ridare voce alla giustizia. La memoria non è mai neutra: o diventa impegno, o rischia di spegnersi. E noi vogliamo che sia impegno”.

 

La mozione per le ‘pietre d’inciampo’. Sono seguiti anche gli interventi dei capigruppo consiliari sulla Liberazione di Schio del 29 aprile. La serata si è conclusa con l’approvazione all’unanimità della mozione per l’istituzione di una commissione consiliare di studio e ricerca sulle “Pietre d’Inciampo” per individuare gli scledensi vittime o perseguitati dal regime nazista e onorarne la memoria. Nato negli anni ’90 dall’artista tedesco Gunter Demnig, il progetto delle Pietre d’inciampo prevede la collocazione di piccoli blocchi di pietra rivestiti in ottone davanti ai luoghi legati a persone deportate o perseguitate durante il nazismo. Ogni pietra riporta il nome, l’anno di nascita, la data di deportazione e, se nota, quella di morte della vittima. Il termine “inciampo” richiama il desiderio di far riflettere i passanti sul dramma delle persecuzioni ed è oggi la più vasta opera pubblica di memoria diffusa in Europa. La commissione, composta da rappresentanti di tutti i gruppi consiliari, avrà il compito di individuare i possibili destinatari e la collocazione delle Pietre d’Inciampo a Schio. La presidenza è stata affidata a Giovanna Deon di Coalizione Civica e i lavori dovranno concludersi entro gennaio 2026, con la possibilità di consultare esperti esterni.

L’approvazione della mozione sulle Pietre d’inciampo è un passo concreto per avviare quel percorso di ricerca e studio di chi ha patito pesantemente le conseguenze del nazismo anche nella nostra Città- commenta il sindaco Marigo-Auguro ai componenti della Commissione un buon lavoro, fiduciosa che sapranno portare avanti con serietà e sensibilità questo importante compito, affinché il ricordo delle vittime rimanga vivo nella memoria collettiva e sia monito per le generazioni future”.

 

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