Muoversi con sicurezza nel settore economico non è facile per nessuno, ma gli indicatori da tenere a mente sono tre e sono davvero fondamentali: PIL, inflazione e occupazione. Se abiti tra Schio e Thiene e non sai che scelte fare in questo momento lato economico, in questa guida ti diamo tutti gli insight che ti servono per prendere le decisioni con competenza e tranquillità.
L’orizzonte macroeconomico nazionale nel 2025
Il 2025 si è aperto con un Prodotto interno lordo in lieve espansione: +0,3% nel primo trimestre. Certo, è un ritmo modesto ma è sufficiente per mettere l’Italia davanti alla Francia e alla Germania. La spirale dei prezzi, che è scesa di netto nel 2024, ha rialzato la testa solo in piccola parte. L’inflazione è tornata al 2,0 % ad aprile prima di stabilizzarsi, sintomo di una domanda interna che riprende fiato senza surriscaldarsi troppo.
Sul mercato del lavoro, il tasso di disoccupazione si è attestato al 6,0 % a marzo, un livello che non si vedeva da prima della pandemia e che segnala la tenuta dell’occupazione manifatturiera e dei servizi. L’andamento dei tassi europei ha anche cambiato scenario quando la Banca centrale europea ha tagliato di un quarto di punto i propri riferimenti. Una mossa che ha ridotto il costo del denaro e che ha lasciato un po’ di respiro. Finalmente c’è un margine di manovra, soprattutto per chi vuole fare un mutuo e per le imprese che puntano sui finanziamenti a tasso variabile. margini di manovra soprattutto ai mutuatari e alle imprese che puntano sui finanziamenti a tasso variabile.
Nel frattempo lo spread BTP-Bund è tornato su dei livelli considerati rassicuranti dagli operatori, più per l’aumento dei rendimenti tedeschi collegato alla spesa per la difesa che per dei meriti puramente nostri.
A cosa puntare: Il tessuto produttivo dell’Alto Vicentino
Se vuoi capire la fattibilità di un investimento, la prima cosa che devi fare è partire dal territorio di riferimento. L’Alto Vicentino è storicamente un polo manifatturiero di meccanica, tessile tecnico e automazione. Negli ultimi dodici mesi le aziende del distretto hanno continuato a generare cassa grazie alle esportazioni verso il Nord Europa e verso gli Stati Uniti, come rileva l’ultimo monitor Intesa Sanpaolo sui distretti del Triveneto.
Il turismo, che spesso viene trascurato dagli investitori che si concentrano sulla manifattura, ha guadagnato terreno! Nel 2024 le presenze nella provincia sono cresciute. Un segnale interessante per chi valuta i progetti di ospitalità diffusa, gli affitti brevi o le iniziative di artigianato d’eccellenza legate al turismo slow.
Sul fronte immobiliare, il prezzo medio delle abitazioni in provincia di Vicenza ha toccato i 1.497 euro al metro quadro ad aprile 2025, con un recupero rispetto ai minimi del 2023 che riflette la domanda di prime case e la scarsità di nuove costruzioni.
Strumenti finanziari tradizionali: Tra titoli di Stato e fondi PNRR
Adesso che i rendimenti governativi sono tornati competitivi rispetto ai livelli degli ultimi dieci anni, i Buoni del Tesoro sono un’opzione da considerare se cerchi un investimento a basso rischio. Prima di comprare, però, devi considerare gli scenari sul debito pubblico: qualunque tensione sui conti potrebbe tradursi in movimenti bruschi di prezzo.
Un’altra leva da tenere d’occhio sono i progetti finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che in Veneto ha destinato delle risorse alla digitalizzazione, alla mobilità sostenibile e alla transizione energetica.
Diversificare con prudenza: immobili, energie rinnovabili e trading
Per quanto riguarda le piattaforme trading, sono un canale utile per accedere agli ETF tematici o alle obbligazioni internazionali. Naturalmente, prima di aprire un account devi verificare l’iscrizione dell’intermediario agli elenchi Consob per essere sicuro che tutto si svolga in totale sicurezza. Per esempio, oggi le piattaforme migliori devono garantire la segregazione dei fondi, in modo che i tuoi investimenti siano sempre tutelati.
Se il tuo obiettivo è quello di avere dei flussi periodici, il mattone resta un riferimento, ma i margini si sono assottigliati parecchio. La redditività netta di un trilocale locato a canone concordato nell’Alto Vicentino si gioca in meno di un punto percentuale rispetto al rendimento dei BTP della stessa durata. Quindi, come si può fare? Il punto è puntare su degli immobili da riqualificare energeticamente, così puoi intercettare le agevolazioni dei bonus edilizi e, allo stesso tempo, la domanda di classi energetiche alte.
Per quanto riguarda l’energia, le comunità energetiche rinnovabili e i mini-impianti fotovoltaici sui capannoni industriali si confermano tra le opportunità più concrete. L’expertise meccanica locale permette di ridurre i costi di installazione, così puoi integrare l’impianto con i processi produttivi. Secondo Intesa Sanpaolo, le esportazioni dei componenti per il fotovoltaico dal Nord-Est sono aumentate, questo significa che l’ecosistema in espansione e, quindi, che c’è un margine!
Quindi, quali sono i tre passaggi utili per valutare se un investimento vale la pena o no?
- Domanda locale: esiste un bisogno concreto e continuativo del prodotto o del servizio in cui stai investendo?
- Flusso di cassa visibile: la fonte dei ricavi è comprensibile, documentata e sganciata dai sussidi temporanei?
- Liquidità d’uscita: in quanto tempo e con quali costi puoi rientrare dell’investimento se cambiano gli obiettivi?
Usa queste domande come punto di riferimento. Devi evitare sia di fare tutto troppo in fretta, sia di paralizzarti di fronte all’ignoto dicendoti che, forse, è meglio tenere tutto sul conto.
