Comprare o noleggiare? È la domanda che si pongono sempre più automobilisti italiani, in un contesto in cui costi di acquisto, manutenzione, assicurazioni e tagliandi continuano a salire. Una volta riservato quasi esclusivamente alle aziende, oggi il noleggio a lungo termine (Nlt) conquista anche i privati, che lo scelgono per comodità, prevedibilità dei costi e assenza di pensieri legati alla gestione dell’auto.

Il mercato dell’auto in stallo, ma cresce il noleggio

I dati dei primi quattro mesi del 2025 lo confermano: il mercato dell’auto rallenta, con 3.500 immatricolazioni in meno rispetto allo stesso periodo del 2024. A soffrire maggiormente è il canale privati, che perde 16mila immatricolazioni e scende al 53% di quota di mercato.

Controtendenza, invece, per il noleggio a lungo termine, che registra una crescita del 16%, pari a 19.500 veicoli in più. Un chiaro segnale che l’uso dell’auto sta progressivamente sostituendo il concetto di possesso.

Noleggio captive in forte espansione

A trainare il settore è in particolare il noleggio captive, cioè quello offerto direttamente dalle case automobilistiche attraverso società dedicate. Secondo Dataforce, nei primi mesi del 2025 sono state immatricolate 74mila vetture captive, con una crescita dell’84%, mentre gli altri operatori del settore hanno visto una flessione del 18%.

Offrire il noleggio direttamente come parte dei servizi ufficiali del brand permette ai costruttori di adattarsi alle nuove abitudini dei clienti, che sempre più spesso preferiscono pagare per l’utilizzo, piuttosto che investire cifre importanti per acquistare un’auto che rischia di perdere valore rapidamente.

Conviene davvero?

Non esiste una risposta univoca. Il noleggio a lungo termine può convenire a chi cerca sicurezza nei costi, servizi inclusi (manutenzione, bollo, assicurazione) e assenza di imprevisti, ma potrebbe risultare meno vantaggioso per chi percorre pochi chilometri o ama cambiare auto spesso. L’acquisto resta invece un’opzione più adatta a chi punta sul lungo periodo e vuole un bene da rivendere.

In ogni caso, il trend è chiaro: nel 2025, l’auto si guida sempre più, ma si possiede sempre meno.

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