“Per le famiglie con bambini con disabilità che fanno riferimento all’Ulss 7 Pedemontana è diventato ormai molto difficile ottenere l’accesso ai centri estivi per i propri figli a condizioni eque rispetto a quelle dei ragazzi normodotati. Basti pensare al fatto che possono usufruire del servizio solo in maniera ridotta in termini di giornate e ore, perché manca la copertura totale degli operatori formati che devono essere messi a disposizione per fare da supporto. Ma anche sul fronte degli adempimenti burocratici e dei sostegni economici queste famiglie devono subire il peso di un carico ulteriore e iniquo. Una situazione davvero inaccettabile”.
La presa di posizione è della consigliera regionale del Pd, Chiara Luisetto, che ha presentato un’interrogazione sul tema, sottoscritta dalle colleghe Anna Maria Bigon e Francesca Zottis.
“La presenza di operatori del Servizio Integrazione Scolastica è gratuita e garantita per i titolari di impegnativa di cura domiciliare. Ma nella maggior parte dei casi le impegnative vengono già spese prima dell’avvio dei centri estivi, in quanto utilizzate dalle famiglie affinché il proprio figlio o figlia possa usufruire delle progettualità e dei servizi di assistenza più adeguati alla specifica disabilità. Da quest’anno, inoltre, il Distretto n.1 dell’ULSS 7 ha adeguato la propria offerta a quella del Distretto n. 2, in senso però più restrittivo e andando a complicare ulteriormente la situazione per le famiglie, che ora non potranno più scegliere liberamente un centro estivo, ma dovranno selezionarlo tra quelli elencati in una lista allegata alla comunicazione dell’Ulss. E, non da ultimo, viene garantita la priorità a chi ha presentato domanda di partecipazione ai centri estivi in gruppo”.
“In questo modo – evidenzia Luisetto – si rischia di generare discriminazioni, in particolare favorendo gruppi a sé stanti di persone con disabilità, in direzione opposta rispetto alle politiche di vera inclusione. Senza dimenticare che la ristrettezza delle scelte a disposizione fa saltare il diritto a fruire del centro estivo in base al criterio della localizzazione rispetto a casa o al posto di lavoro e dunque in termini di praticità diventa un ulteriore aggravio per i genitori o i familiari che devono accompagnare e riprendere i figli”.
“Gia da tempo – denuncia Luisetto – abbiamo sollevato le criticità legate al nuovo bando dell’Ulss 7 per il servizio di integrazione scolastica. Un bando costruito su un numero di ore ridotto rispetto agli scorsi anni, basato su un calcolo che faceva riferimento al biennio segnato dal Covid che aveva provocato molte assenze. Un restringimento che ovviamente ora si fa sentire anche in relazione ai centri estivi”.
Di qui la domanda rivolta all’Assessora regionale alla Sanità e al Sociale “per sapere se intende intervenire per garantire alle famiglie aventi diritto residenti nel territorio dell’ULSS 7, di ottenere un adeguato servizio di assistenza, continuativo e gratuito, per i propri figli con disabilità. Mettendo fine a situazioni discriminatorie e ghettizzanti, e consentendo la libera scelta del centro estivo, sulla base delle singole esigenze”.
Comunicato stampa
