Dal jingle che cantava il ‘Cuore di panna’ fino ai ‘morsi contati’ di Cucciolone e ai coloratissimi – e attesissimi – cartelli che, nei bar, annunciavano e le novità dei gelati, l’azienda italiana specializzata nella produzione di gelati confezionati ‘Algida’ è a pieno titolo una icona dell’estate italiana. Ora la storia di questa azienda viene raccontata in un volume pubblicato da Treccani, ‘Algida. Il cuore dell’estate dal 1947’ (Collana libri d’arte, dimensioni: 26,2 cm x 21,5 cm – pagg. 176. Prezzo: 39 euro), una storia straordinaria: un intreccio di imprenditorialità, creatività e tradizione, che ha trasformato il gelato in un rito sociale, un gesto familiare, una forma di identità collettiva.
La sua storia è stata celebrata anche in importanti eventi culturali, come la mostra ‘Identitalia – The iconic italian brands’ organizzata presso il Mimit a Roma, che ha sottolineato il ruolo di Algida tra i marchi più rappresentativi e amati del Paese, testimonianza del suo impatto sulla cultura e sull’economia italiana. Fin dagli anni Sessanta, il brand è diventato popolare anche attraverso la televisione, con la partecipazione al Carosello e a spot entrati nell’immaginario collettivo, come il celebre “Posso dire una parola?” del 1963. Negli anni Novanta, ha continuato a essere rilevante con claim di successo come “Le altre merende hanno i morsi contati”, confermando la sua capacità di parlare a generazioni diverse, sempre con uno stile riconoscibile.
