Martedì 1° luglio 2025 la Corte di Cassazione ha confermato in modo definitivo la condanna all’ergastolo nei confronti di Paolo Bellini, uno dei responsabili della Strage di BolognaIl 2 agosto 1980, alla stazione di Bologna, un ordigno di matrice neofascista ha causato 85 morti, tra cui i maranesi Elisabetta Manea e Roberto De Marchi, e oltre 200 feriti. Una strage che ha segnato profondamente il Paese e lasciato un’impronta indelebile nella memoria collettiva. Oggi, grazie agli enormi sforzi dall’associazione dei familiari, alle indagini e alle sentenze, quella verità è finalmente scritta nero su bianco nella storia repubblicana.
 
La Corte di Cassazione, inoltre, ha ribadito la condanna a sei anni per il reato di depistaggio per l’ex capitano dei Carabinieri Piergiorgio Segatel e a quattro anni per Domenico Catracchia, amministratore di alcuni condomini di via Gradoli a Roma, per aver mentito ai magistrati su circostanze rilevanti nelle indagini sulla strage.
I Giudici hanno accertato che Bellini, ex Avanguardia Nazionale, fu il quinto esecutore materiale della strage, insieme agli ex Nar – già condannati – Valerio Fioravanti, Francesca Mambro, Luigi Ciavardini e Gilberto Cavallini (condannato in via definitiva lo scorso 15 gennaio). La ricostruzione del processo ha riguardato anche chi organizzò e finanziò la strage. Le sentenze svelano i nomi, si conoscono i moventi politici, sono noti i depistatori, sono confermate le trame eversive.
La verità storica e processuale è ora evidente e intoccabile e non può più essere messa in discussione da fantasiose piste alternative. Dietro al più sanguinoso attentato della storia italiana del dopoguerra – compiuto da estremisti neofascisti – ci sono la Loggia Massonica P2, settori deviati dello Stato, i servizi segreti e ambienti della destra politica di allora.
Si conclude un lungo cammino giudiziario, un risultato che viene consegnato al nostro Paese.
“La sentenza della Cassazione che conferma l’ergastolo a Paolo Bellini è molto importante per ‘chiudere’ il cerchio in merito agli esecutori della strage fascista del 2 agosto 1980 – afferma Angelo De Marchi, anche a nome di tutta la famiglia maranese De Marchi -. Pur a distanza di ormai 45 anni questo risultato non può che dare soddisfazione a tutti quelli che hanno perseverato nella ricerca della giustizia e della verità anche nei momenti in cui questa sembrava allontanarsi”.
 “Anche quest’anno Marano Vicentino ricorderà con eventi e iniziative Elisabetta Manea e Roberto De Marchi e le altre vittime della Strage, ma lo faremo ancora con più forza e intensità, ora che la Repubblica ha finalmente colmato la lunga attesa di giustizia, che i familiari hanno vissuto con incrollabile determinazione e dignità”, afferma il Sindaco, Marco Guzzonato
Come ogni anno, anche il prossimo 2 agosto una delegazione del Comune di Marano Vicentino sarà a Bologna per unirsi alla manifestazione che commemora la strage.
Comunicato Stampa
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