È arrivato in Gazzetta Ufficiale il decreto attuativo che sancisce l’operatività del bonus animali domestici. Tuttavia, il beneficio non sarà accessibile a tutti.
La misura era stata introdotta dalla legge di Bilancio 2024, che aveva previsto lo stanziamento di un fondo destinato a finanziare i contributi destinati a coprire le spese veterinarie sostenute nel triennio 2024-2026 per gli “animali da compagnia”, ed in particolari cani, gatti e furetti, purché identificati e registrati nella Banca Dati Nazionale, sezione SINAC o nelle banche dati regionali per l’identificazione degli animali da compagnia.
Le spese rimborsabili sono quelle relative alle visite veterinarie, interventi chirurgici, analisi di laboratorio, farmaci prescritti, incluse vaccinazioni e trattamenti antiparassitari, sostenute per curare i propri animali domestici legalmente detenuti.
Dopo diversi rinvii e mesi di attesa a causa di un lungo confronto tra Governo e Regioni, proprio in questi giorni è finalmente approdato in Gazzetta Ufficiale il Decreto attuativo del Ministero della salute, che però – alla fine – circoscrive di molto la platea dei beneficiari fissando precisi limiti anagrafici e di reddito.
A beneficiare del bonus potranno essere infatti solo i contribuenti over 65, e con un Isee fino a 16.215 euro.
I destinatari del bonus animali domestici potranno rivolgersi alle Regioni per richiedere i contributi per le spese veterinarie sostenute, seguendo le istruzioni disposte dalla Regione ove si risiede.
L’importo del rimborso, che consisterà in un contributo in denaro per le spese sostenute e documentate, verrà definito su base regionale in funzione delle risorse disponibili.
La valutazione della domanda avverrà in ordine cronologico di presentazione, e i rimborsi si potranno ottenere solo fino ad esaurimento dei fondi.
Fabrizio Carta
