Il Progetto GIT, così come adottato dal Comune di Thiene, è risultato Vincitore del Premio eGovernment: i Campioni del Riuso al Salone di Padova.
Nel 2012 il Comune, sede del Polo Catastale Alto Vicentino, ha utilizzato la piattaforma di integrazione di banche dati, denominata GIT, acronimo di Gestione Intersettoriale del Territorio, condivisa con i Comuni di Piovene Rocchette, San Vito di Leguzzano, Villaverla e Zanè, con l’impiego dell’applicativo denominato C & T (Catasto e Tributi), nella forma del “riuso”.
Per “riuso di programmi informatici o parti di essi” si intende la possibilità per una pubblica amministrazione di riutilizzare gratuitamente programmi informatici o parti di essi, sviluppati per conto e a spese di un’altra amministrazione adattandoli alle proprie esigenze.
Infatti Thiene si è avvalsa della piattaforma di Gestione Intersettoriale del Territorio diffusa in tutta il Paese e che conta l’adesione di circa 280 amministrazioni pubbliche grazie al supporto tecnologico della società strumentale pubblica Pasubio Tecnologia srl.
Questa modalità di gestione dati prevede l’utilizzo di soluzione informatica che costituisce una piattaforma (data warehouse) di integrazione e correlazione del patrimonio informativo del Comune e di soggetti terzi a disposizione dei settori/servizi e dei professionisti e imprese.
L’introduzione della piattaforma ha favorito la costituzione di un modello funzionale ed organizzativo in grado di accompagnare le innovazioni strutturali nei processi di autonomia e responsabilità amministrativa previsti per gli Enti Locali, ad esempio in materia catastale. Infatti, la piattaforma viene utilizzata nell’ambito della gestione del Polo Catastale dell’Alto Vicentino.
Grazie all’introduzione del GIT è stato possibile per il Comune Thiene predisporre un modello di cooperazione tra gli uffici comunali per gestire in modo partecipato l’informazione, assicurandone la qualità e l’interscambio informativo da e verso soggetti terzi istituzionali e privati. Il risparmio è facilmente individuabile nel quasi azzeramento dei
tempi morti in cui il dipendente doveva interloquire o recarsi presso l’ufficio del collega al quale chiedere informazioni.
Un esempio è la possibilità di consultare cartografie catastali storiche dalle quali risalire alla geometria dell’oggetto oggi utilizzato per vari scopi. Il poter accedere alle diverse informazioni integrandole fra loro facilita, altro esempio, l’eventuale accertamento edilizio/tributario senza dover interagire con tutte le banche dati al cui interno trovare le medesime informazioni del soggetto e dell’oggetto.
“E’ un premio importante – dichiara con soddisfazione il Sindaco, Giovanni Casarotto – Oltre ad apportare importanti benefici all’amministrazione, il progetto si pone l’obiettivo di migliorare il rapporto ente-cittadini”
Attraverso la piattaforma di back office è stato possibile attivare sportelli zonali verso i cittadini, per es. nelle aree montane, ampliare la gamma dei servizi resi come Sportelli di Polo, attraverso l’esercizio di funzioni comunali di fiscalità locale e di edilizia privata, realizzare politiche concrete di accertamento dell’evasione ai fini di esercizio di una maggiore equità fiscale, ripristinare, per i cittadini, nel contesto di un unico ufficio, lo stato di diritto dei propri dati amministrativi posseduti dall’Amministrazione, aggiornando ed attualizzando i contenuti dei diversi archivi interessati.
Ancora, rende possibile per gli utenti espletare in un unico ufficio le pratiche relative alle esigenze di gestione dell’immobile.
L’Amministrazione prevede la realizzazione di evoluzioni del progetto.
Da un lato, grazie alla convenzione stretta con l’Agenzia delle Entrate, si dà il via a un processo di segnalazione delle posizioni ritenute anomale, dall’altro, la realizzazione di un portale per i professionisti e le imprese edili in cui sviluppare il “Fascicolo amministrativo e tecnico del fabbricato”.
“Il progetto – spiega l’assessore all’Innovazione Tecnologica, Giampi Michelusi – riesce a snellire i processi in modo straordinario, attraverso l’interscambio di informazioni che non rimangono depositate in ogni singolo settore istituzionale, ma vengono condivise in un’unica entità; in questo modo si semplificano i tempi per gli uffici comunali e soprattutto per l’utenza. Allo SMAU ci vado dal 1980 per lavoro, ricevere oggi un premio così autorevole mi riempie di orgoglio e gratifica altresì il lavoro di tutti i nostri collaboratori comunali”.
Smau rappresenta l’appuntamento di riferimento sull’innovazione, l’Information Communication Technology per le imprese e le pubbliche amministrazioni.
Il Salone di Padova ha puntato l’attenzione su alcune tematiche al centro del dibattito degli ultimi mesi: dall’agenda digitale con i suoi relativi punti fondamentali – sviluppo della banda larga e ultra larga, utilizzo del cloud computing, apertura all’ingresso degli open data, in
un’ottica di trasparenza della pubblica amministrazione ed incentivi alle smart communities – e le sue declinazioni regionali, allo sviluppo delle smart cities, cioè allo sviluppo intelligente dei comuni con forme di associazione che intendono migliorare l’accesso ai servizi.
