È tolleranza zero per chi lancia o lascia rifiuti in strada dai propri veicoli. È questa la novità a seguito del decreto legge 116 dell’8 agosto entrato in vigore da sabato 9 che introduce pesanti sanzioni, con una severità senza precedenti, arrivando anche all’arresto, per chi abbandona i rifiuti in strada.

Vita difficile, dunque, per gli incivili grazie all’uso delle telecamere, di qualsiasi tipo ed entità, che potranno essere visionate dagli agenti come prova dell’atto per notificare la sanzione che arriva direttamente a casa, anche a distanza di alcuni giorni dal fatto commesso. La stretta questa volta è feroce e punta a punire cittadini ma anche aziende che usano i propri veicoli per smaltire in modo illecito i rifiuti.

Si tratta di un passo avanti fondamentale nella lotta contro una delle pratiche più vergognose e dannose per il nostro ambiente e la nostra comunità . L’incremento delle sanzioni si spera funzioni  da deterrente reale e che i trasgressori non restino impuniti ma vengano perseguiti, così da lanciare un messaggio chiaro a tutti e porre fine a questo malcostume.

Rifiuti gettati dalla auto: le sanzioni inasprite fino l’arresto

Prima per poter agire e punire chi gettava rifiuti dal finestrino del proprio mezzo era necessario che le forze dell’ordine fossero sul posto e intervenissero nell’immediato. Ora questa restrizione non c’è più. Con la modifica del Codice della strada gli agenti possono visionare i sistemi di videosorveglianza, anche privati, per individuare gli incivili. In questo modo identificare la targa del mezzo e risalire al proprietario attraverso la banca dati della Motorizzazione è facile ed immediato e la sanzione viene notificata direttamente a casa del trasgressore.

Le sanzioni sono molto alte e arrivano fino a 18 mila euro, con situazioni nelle quali può scattare anche l’arresto con una pena che va da sei mesi fino a sette anni nei casi più gravi, soprattutto se i rifiuti vengono lasciati in aree protette comportando un concreto pericolo non solo per l’ambiente ma anche per le persone.

Non si tratta dunque solo di un illecito amministrativo, in molti casi si può sfociare anche nel penale. Le forze dell’ordine, in base al caso, possono arrestare il colpevole entro 48 ore dall’accertamento del fatto, anche basandosi solo sulle immagini video.

foto d’archivio

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