Quali sono in provincia i settori in crescita, per numero di imprese, nel commercio, turismo e servizi? La risposta viene da un’elaborazione di Confcommercio Vicenza su dati della Camera di Commercio, con cui l’Associazione di via Faccio ha voluto capire come sta evolvendo la voglia di fare impresa nel terziario di mercato. Gli anni presi a riferimento sono il 2019, il 2021 e il 2024 (consistenza al 31 dicembre) e il focus è sul numero delle imprese attive e non considera quindi le attività professionali.
“Ne escono – afferma Nicola Piccolo, presidente di Confcommercio Vicenza – alcune indicazioni interessanti, che mostrano come, nonostante la crisi dei consumi, questi comparti siano dinamici e capaci di evolvere in base anche al cambio degli stili di vita dei consumatori”. Il primo trend che emerge era ovviamente atteso: crescono in provincia le imprese di vendita al dettaglio via Internet, passate dalle 292 del 2019 alle 459 del 2021 (+57,2%), arrivando alle 603 del 2024 (+31,4% rispetto al 2021). “Lo spostamento dei consumi sul digitale ha evidentemente subito un forte impulso dal periodo Covid, ma il trend è in rallentamento e non sono prevedibili nuovi exploit” è l’analisi del presidente di Confcommercio Vicenza.
Crescono anche le attività di noleggio, a dimostrare che il consumatore, almeno su alcuni segmenti, sta orientandosi più sull’uso del bene che sul possesso: ecco allora che le imprese di noleggio di autoveicoli sono passate, in provincia, dalle 40 del 2019 alle 62 del 2024 con un +55% (erano 46 nel 2021); e cresce anche la voce “noleggio di beni per uso personale e per la casa” (da 21 del 2019 sono diventate 30 nel 2024, con un +42,9%) e il “noleggio di altre macchine, attrezzature e beni materiali” (da 90 a 101 nel confronto 2019-2024, con un +12,2%).
E il dettaglio tradizionale, dove cioè i beni non si “affittano” ma si acquistano? “Va detto – spiega il presidente Piccolo – che anche se il settore ha visto negli anni perdere molte attività per un generalizzato calo della spesa e per le mutate abitudini di acquisto (leggi e-commerce n.d.r.), i numeri complessivi sono ancora consistenti: a fine 2024 erano 5.662 le imprese al dettaglio in provincia per circa 9 mila punti vendita. Dunque c’è ancora una discreta diffusione sul territorio, anche se le zone più marginali di città e paesi vivono il fenomeno della desertificazione commerciale, al quale bisogna dare risposte urgenti e concrete”.
In questo comparto non troviamo significativi trend di crescita nel Vicentino, se non con numeri molto limitati, ma qualche curiosità c’è: ad esempio il settore del “second hand”, con le due categorie di chi commercia mobili usati e chi vestiti, che da 25 imprese in totale nel 2019 diventano, in provincia, 33 nel 2024. La telefonia e telecomunicazioni non segna il passo, anzi nei cinque anni presi in esame le imprese sono diventate 60 (5 in più rispetto al 2019). Un po’ a sorpresa i negozi di giocattoli crescono, seppur di poco: erano 36 nel 2019 e sono diventati 41 nel 2024, a segnalare, probabilmente, un trend che vede una rinnovata attenzione al divertimento e al tempo libero (come vedremo anche parlando dei servizi). Bene gli empori, che dai 73 del 2019 sono diventati 89 nel 2024.
Passando al turismo, anche qui era attesa la crescita delle imprese che gestiscono le case ed appartamenti per vacanze e i b&b, passate in provincia dalle 83 del 2019 ai 118 del 2024 con un +42,2% (erano 87 nel 2021): i numeri complessivi appaiono molto inferiori a quelli presenti nelle piattaforme di prenotazione on line, ma va ricordato che si sta parlando di imprese registrate in Camera di Commercio e non di chi non svolge questa attività in forma imprenditoriale, “sulle quali sarebbe opportuno aumentare la vigilanza per evitare fenomeni di elusione forieri di una concorrenza sleale agli operatori professionali del settore” rileva il presidente Piccolo. Confermato il buon trend anche della ristorazione: in provincia erano 1.406 le imprese nel 2019 e sono diventate 1.500 nel 2024 (+6,7%). A segnalare un cambio di abitudini, che vede probabilmente i vicentini cucinare di meno a casa c’è l’aumento delle imprese specializzate principalmente nell’asporto (da 447 del 2019 a 461 del 2024), quello della ristorazione ambulante (con 20 attività attive nel 2019, poi 24 nel 2021 e infine 33 nel 2024). Crescono pure le imprese di catering per eventi: oggi sono 28 e 5 anni fa erano 17 (+64,7%).
Infine vediamo qualche trend positivo nel variegato mondo dei servizi, che appare il più “in forma” in assoluto. Ottime, nel Vicentino, le performance dei produttori di software e dei consulenti informatici (rispettivamente cresciuti del 18,9% e del 19,5% nel confronto 2019-2024 arrivando a totalizzare, gli uni 523 imprese e gli altri 190). A gonfie vele il mondo della promozione finanziaria, con le 380 imprese del 2019 diventate 467 nel 2024 (+22,9%). Bene in provincia anche le attività di mediazione immobiliari: erano 634 nel 2019 e sono 748 nel 2024 (+18%). Poderose le crescite delle imprese di consulenza imprenditoriale, arrivate nel 2024 a raggiungere le 1.021 attività contro le 742 del 2019 con un +37,6% (erano 858 nel 2021) e quelle che si occupano di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari, passate dalle 100 del 2019 alle 194 del 2024 (+94%). E anche se i numeri assoluti sono ben diversi, che dire delle imprese vicentine che organizzano feste e cerimonie, passate dalle 6 del 2019 alle 36 del 2024? “Anche questo, probabilmente, assieme al positivo trend della ristorazione è un segnale dello spostamento dei consumi verso il divertimento, il tempo libero, la cura di sé” afferma il presidente di Confcommercio Vicenza Nicola Piccolo. Una tendenza confermata, seppur indirettamente, anche dalla crescita delle palestre (da 70 del 2019 a 74 del 2024), dei club sportivi (da 70 nel 2019 a 83 nel 2024), dal raddoppio delle imprese che si occupano di noleggio di strutture per manifestazioni e spettacoli, che erano 12 nel 2019 e sono diventate 24 nel 2024; e infine degli istituti di bellezza, passati da 670 del 2019, a 684 nel 2021 fino a 696 nel 2024. Sempre più attenzione alla cura e bellezza, dunque, ma non solo per noi umani…: le imprese che offrono servizi di cura degli animali erano infatti 80 nel 2019 e sono diventate 99 del 2024 (+23,8%), segno che in questo segmento i vicentini amano spendere non solo per loro, ma anche per i propri amici più fedeli.
