RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO INTEGRALMENTE
Dopo l’annuncio dell’assessore ai Lavori Pubblici Alessandro Maculan sulla sistemazione del tratto finale di via Pasini con la rimozione del porfido e la posa “provvisoria” di asfalto – intervento che l’assessore annuncia potrebbe essere esteso anche ad altre zone del centro – il capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia Alex Cioni ha depositato un’interrogazione per chiedere chiarimenti sugli interventi di manutenzione delle pavimentazioni in cubetti di porfido nel centro storico. L’esponente di Fratelli d’Italia riconosce che la manutenzione del porfido ha certamente costi più elevati dell’asfalto, ma sostiene anche che se si riduce tutto a un calcolo economico, dimenticando il valore estetico e identitario del centro, si tradisce la visione stessa di una città che vuole essere curata, attrattiva e più bella.
«Non credo che l’assessore Maculan, nei pochi mesi in cui ricoprirà la delega ai lavori pubblici, voglia essere ricordato come colui che ha riportato del volgare asfalto in centro storico, sparito nei primi anni duemila negli ultimi anni da sindaco di Giuseppe Berlato Sella – attacca il capogruppo di Fratelli d’Italia, Alex Cioni. Maculan ha parlato di un possibile ritorno all’asfalto fuori dal centro, dove però non risulta esistano tratti in porfido; poi annuncia interventi “provvisori” in via Pasini che, come spesso accade in Italia, rischiano per il consigliere della Destra cittadina di diventare permanenti. «Non è che, paventando il ritorno all’asfalto, l’assessore stia semplicemente preparando un ritorno agli anni 70 mascherato da intervento temporaneo?».
Secondo l’esponente di Fratelli d’Italia, invece di ipotizzare la stesura dell’asfalto non si sa bene dove, «l’assessore ad interim dica quando intende finalmente intervenire su via Baratto e via Don Faccin, che da anni versano in condizioni indecenti e pericolose, visto che i lavori sono da inseriti in bilancio di previsione da molti anni e puntualmente rinviati».
Per il capogruppo di Fratelli d’Italia, il porfido è parte integrante dell’identità del cuore della città e non può essere trattato come una pavimentazione qualsiasi. «È doveroso intervenire per motivi di sicurezza – conclude Cioni – ma l’asfalto non può diventare la scorciatoia per evitare investimenti strutturali. Schio ha bisogno di una visione organica della manutenzione urbana, rispettosa del decoro e della qualità dei luoghi, non di interventi a macchia di leopardo che rischiano di banalizzare il volto della città con del volgare e anonimo asfalto».
Nel frattempo, Maculan chiede pazienza ai cittadini per il cronoprogramma delle asfaltature comunali in calendario in questi giorni in vari punti della città. Una programmazione che Fratelli d’Italia giudica discutibile, vista la scelta di concentrare i lavori nel mese di ottobre, in piena attività cittadina e con le scuole aperte, con il rischio concreto di aggravare i disagi alla viabilità. «Una città si amministra con pianificazione e buon senso – commenta Cioni – non con interventi programmati nei momenti di massimo traffico e movimento. Aprire cantieri mentre la città è nel pieno delle attività scolastiche e lavorative denota una scarsa capacità di programmazione e una sottovalutazione dei disagi che queste decisioni comportano per chi vive e lavora a Schio».
