La chiesa di Santa Maria Madonetta non è bastata a contenere tutte le persone arrivate a Sarcedo per dare l’ultimo saluto a Luciano Castello, il 59enne scomparso dopo oltre un mese di ricovero in ospedale, in seguito a un malore che lo aveva colpito mentre giocava a beach volley. In tanti hanno trovato posto sul sagrato, nel piazzale, in un abbraccio silenzioso e profondo. Amici uniti dal desiderio di realizzare il “sogno di Ciano”: costruire un campo da beach volley in paese.

“La sua vita la sua storia e il bene che ha lasciato alla comunità”. A celebrare il funerale è stato il parroco don Fabio Miglioranza. Prima di iniziare il rito, si è avvicinato alla bara di Luciano, vi ha posato le mani, poi un lungo bacio. Attimi sospesi, carichi del dolore profondo che ha scosso l’intera comunità alla notizia della sua scomparsa. Accanto a lui anche don Alfredo Neri, legatissimo a Luciano e alla sua famiglia. A racchiudere il dolore più grande, il volto di papà Marcello. Il viso di un padre che racconta di una frattura interiore che solo la forza dell’amore familiare  può colmare. Alle sue spalle gli altri suoi figli, Massimo e Riccardo. Attorno a loro una comunità intera. Amici, conoscenti, colleghi. Tutti lì per Luciano.

Luciano Castello se n’è andato dopo oltre un mese in cui la speranza è stata l’ancora alla quale la famiglia e gli affetti più cari si sono aggrappati con tutte le forze. Da quella sera di inizio settembre quando ebbe un malore mentre giocava con gli amici una partita di beach volley a Villaverla. La corsa all’ospedale di Vicenza. L’intervento, i giorni in terapia intensiva. Poi lo spiraglio di luce che aveva fatto sperare. Il trasferimento all’ospedale di Santorso dove, domenica scorsa, il suo cuore ha cessato di battere.

“Il sogno di Ciano”. Ed è proprio da quel gruppo di amici che nasce un progetto carico di significato: portare avanti un suo sogno: costruire un campo da beach volley a Sarcedo. “Per fare una partita bisogna andare nei paesi attorno. Se ne parlava l’estate scorsa di questa idea, di fare un campo a Sarcedo e la risposta di Ciano è stata ‘se non lo fa nessuno, lo faremo noi’. Vogliamo portare avanti questo suo sogno e abbiamo già informato anche la famiglia”, racconta con commozione Ermes Garzotto, che aggiunge: “Luciano era un amico, un confidente, un imprenditore, una persona che amava lo sport. E non solo il  volley. Il mese prossimo doveva partecipare ad una maratona- aggiunge- ‘Ciano’ era una persona che lasciava il segno dentro di te. Sono onorato di averlo conosciuto, di aver condiviso con lui pensieri e fatti di vita. Di aver passato momenti allegri e di festa assieme a lui, perché Luciano amava la vita in ogni aspetto. Ora vogliamo realizzare questo suo sogno. Un campo che, proprio come lui, saprà far incontrare le persone, tra sport e voglia di stare insieme, perché Luciano sarà sempre al nostro fianco, soprattutto accanto alla sua famiglia.”

di Redazione AltovicentinOnline

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