Il clima politico si infiamma ed il terreno è Schio con le elezioni regionali alle porte. Al centro dello scontro, la presunta collaborazione tra l’ex sindaco Valter Orsi,  attuale presidente del Consiglio comunale,  e Andrea Nardin, presidente della Provincia di Vicenza e da poco entrato in Fratelli d’Italia. Una vicinanza che non piace affatto al circolo scledense del partito di Giorgia Meloni, che attraverso il capogruppo Alex Cioni lancia un attacco frontale: “Nardin chiarisca il ruolo di Orsi. Basta ambiguità, Schio merita coerenza politica e una visione chiara”. Un attacco all’interno dello stesso partito, che sembra essere motivato sulla pesca di voti che due candidati di Fratelli d’Italia stanno facendo sullo stesso stesso Altovicentino, Francesco Rucco e appunto Andrea Nardin.

Cioni non usa mezzi termini: “È una scena politicamente curiosa – osserva – da un lato c’è Orsi, che da anni si propone come il paladino dell’antipartito, e dall’altro Nardin, esponente di un partito politico, che decide di farsi accompagnare da chi ha contribuito a marginalizzare il centrodestra nell’Alto Vicentino. È una contraddizione che rischia di disorientare i cittadini, prima ancora che i nostri iscritti”.

La critica si fa più dura quando si entra nel merito dell’azione politica locale: “Fratelli d’Italia è all’opposizione della giunta Marigo, erede diretta di Orsi. Nardin deve tenerne conto. È legittimo coltivare ambizioni, ma serve rispetto per la coerenza del partito e dei suoi rappresentanti”.

Le indiscrezioni sull’evento al Mav Festival di Marano Vicentino, dove si ipotizza un futuro ruolo per Orsi come “cerniera” tra il territorio e la Regione in caso di elezione di Nardin, hanno fatto traboccare il vaso. “Spero siano solo malelingue – continua Cioni – ma se confermate, sarebbero scelte inopportune. La coerenza è un valore imprescindibile per chi rappresenta Fratelli d’Italia”. E sul “prendi e porta” delle parole di Nardin è in corso una vera e propria caccia alle streghe.

Anche il consigliere comunale Gianmario Munari rincara la dose: “Il partito ha i suoi referenti legittimati da un congresso, non scelti per simpatia o frequentazioni personali. La politica si fa con trasparenza, non con ambiguità e opportunismi”.

La replica di Orsi: “Conta il lavoro, non i simboli”

Puntuale e altrettanto tagliente, arriva la replica di Valter Orsi, che respinge al mittente le accuse parlando di “sfuriata senza senso”. Secondo l’ex sindaco, le polemiche sarebbero dettate da timori più che da analisi politiche: “Forse qualcuno teme di restare ancora una volta al palo. Il mio sostegno a Nardin è pubblico e nasce da una stima personale maturata osservando il lavoro fatto in Provincia. Alla soglia dei 60 anni – aggiunge – credo di aver capito che non sono i simboli a fare la differenza, ma le persone”.

Orsi rivendica un approccio civico e concreto alla politica: “Chi mi conosce sa che ho sempre lavorato con i referenti delle istituzioni, senza guardare al colore politico. Il civismo non è la negazione della politica, è la sua massima espressione. Questo forse qualcuno non lo ha ancora capito… e rode”.

Una frecciata diretta, che conferma quanto i rapporti tra l’area civica e Fratelli d’Italia a Schio siano ai minimi storici. A fare da sfondo, la visione contrapposta di cosa significhi oggi “fare politica” nel territorio: da un lato il richiamo alla coerenza di partito e alla costruzione di una “filiera politica” solida; dall’altro la rivendicazione di un’azione fondata sulla competenza personale, al di là delle appartenenze.

di Redazione AltovicentiNonline

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