Ormai è tutto digitalizzato e le scelte dei consumatori passano attraverso lo schermo di uno smartphone, le recensioni online sono diventate uno dei principali strumenti di orientamento per chi cerca un ristorante. Secondo sondaggio FIPE, il 65,5% dei consumatori legge le recensioni online prima di decidere dove andare a mangiare. Un dato che conferma come l’opinione condivisa sul web sia ormai un fattore determinante per il successo o il fallimento di un’attività di ristorazione.
Fino a pochi anni fa, la reputazione di un ristorante si costruiva soprattutto attraverso il passaparola tradizionale, basato sull’esperienza diretta di amici e conoscenti, o sulle valutazioni delle guide gastronomiche. Oggi, invece, basta un clic per esprimere un giudizio che resta visibile potenzialmente per sempre e che può influenzare centinaia, se non migliaia, di potenziali clienti. La democratizzazione del giudizio ha portato vantaggi evidenti, ma anche rischi significativi.
Una recensione positiva può infatti rappresentare un’enorme opportunità: aumenta la visibilità, migliora il posizionamento online e attira nuovi clienti curiosi di provare un locale ben recensito. Ma, al contrario, una recensione negativa può diventare un’arma a doppio taglio, capace di danneggiare profondamente la reputazione di un ristorante, talvolta in modo sproporzionato rispetto al reale disservizio.
La facilità e l’immediatezza con cui oggi è possibile lasciare un commento online amplifica gli effetti di ogni opinione, vera o distorta che sia. In alcuni casi, i ristoratori lamentano la presenza di recensioni ingiuste o false, scritte da utenti anonimi o da concorrenti sleali, che possono incidere sul fatturato e sull’immagine del locale. Non è raro che un ristoratore si trovi costretto a “difendersi” pubblicamente, trasformando la gestione della reputazione digitale in un lavoro a tempo pieno.
Tuttavia, non tutte le critiche sono un male. Quando sono veritiere e costruttive, le recensioni negative possono diventare uno strumento prezioso per migliorare il servizio, correggere errori e comprendere meglio le aspettative dei clienti. Il problema nasce quando la critica si trasforma in un giudizio sommario o offensivo, più emotivo che razionale, che lascia poco spazio al confronto e molto al danno d’immagine. I ristoratori, consapevoli del peso crescente del giudizio online, si fanno spesso condizionare: alcuni investono in strategie di reputazione digitale, altri vivono con ansia la possibilità di ricevere un commento negativo. In questo equilibrio precario tra autenticità e marketing, tra critica e diffamazione, si gioca oggi una parte fondamentale del futuro della ristorazione.
Le recensioni online, in definitiva, sono lo specchio del nostro tempo: potenti, immediate e potenzialmente ingannevoli. Resta la responsabilità, sia dei consumatori che dei ristoratori, di usarle con consapevolezza. Perché dietro ogni piatto recensito c’è il lavoro, la passione e spesso la sopravvivenza di chi, ogni giorno, accoglie i clienti non solo per nutrirli, ma per offrire loro un’esperienza.
di Redazione AltovicentinOnline
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