Riecco la questione delle scuole private. Il centrodestra ci riprova anche quest’anno e prova ad sostenere le scuole paritarie (da sempre cavallo di battaglia di questa parte politica) proponendo la creazione di un voucher di 1.500 euro per le famiglie che decidono di scegliere per i propri figli le scuole private di primo e secondo grado. La misura è emersa tra gli emendamenti alla manovra.
L’emendamento è firmato da Maria Stella Gelmini, senatrice di Noi Moderati, e prevede appunto un “buono scuola“, per le famiglie “che scelgono un’istituzione scolastica paritaria”. L’importo è di 1.500 euro per ogni figlio iscritto, cumulabile agli incentivi eventualmente stanziati dalle singole Regioni, fino a un massimo di 5.000 euro. Il sostegno è rivolto sia agli studenti delle scuole medie che a quelli delle superiori, a condizione che si tratti di un istituto paritario. Il contributo si riceve sotto un certo limite di reddito: possono accedere al contributo solamente le famiglie con un Isee inferiore ai 30mila euro. Il costo della misura è stimato in 20 milioni di euro, a cui Noi Moderati intende provvedere con un taglio al fondo per gli interventi strutturali di politica economica.
La mano tesa alle scuole paritarie è destinata a far discutere e infatti c’è già stato chi ha attaccato la proposta. Il M5s ad esempio, ha parlato di “ennesimo tradimento della scuola pubblica”: lo ha detto a Fanpage Barbara Floridia, esponente M5S in commissione cultura al Senato. La proposta era già spuntata lo scorso anno, in quel caso da parte di Fratelli d’Italia. Si trattava sempre di 1.500 euro, ma il reddito poteva arrivare fino a 40mila euro.
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