Dopo un anno e mezzo dal crollo del ponte delle Galline, a Malo qualcosa si muove. Il Comune, ora cerca la ditta che per oltre 1,2 milioni di euro lo ricostruisca, in sette mesi dalla firma del contratto. Una tempistica indicativa: nel conto non sono infatti comprese le opere sulla linea fognaria, che dovrà essere spostata da ViAcqua. In totale, tra impresa e professionisti, il costo complessivo previsto sfiora i 1,85 milioni di euro.
Il crollo. A metà maggio del 2024, le piogge eccezionali hanno gonfiato la corrente del torrente Orolo, travolgendo il ponte che collega il paese alla frazione di San Tomio. Da quel giorno, chi vive dall’altra parte del ponte è costretto a percorrere quasi sei chilometri invece delle centinaia di metri per raggiungere il centro. Un percorso più lungo, più caro, più faticoso, che ha messo alla prova la pazienza della comunità.
Le tempistiche. Subito dopo il maltempo che ha imperversato il territorio regionale sino ai primi di giugno dello scorso anno, la Regione dichiarò lo stato di emergenza regionale, prorogato e ampliato nel tempo e nel territorio, e il Consiglio dei Ministri seguì con la dichiarazione di stato di emergenza nazionale del 3 luglio del 2024. La macchina comunale il 24 novembre ha pubblicato l’avviso di indagine di mercato per selezionare le ditte interessate: almeno cinque dovranno presentarsi. Successivamente, partirà la procedura negoziata a ribasso: chi offrirà la migliore proposta potrà finalmente portare le proprie squadre in via Chenderle. Il 7 novembre scorso, dopo oltre 540 giorni di attesa, la giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo, redatto da un tecnico esterno. Ma prima che il ponte torni percorribile, la ditta vincitrice dell’appalto dovrà attendere lo spostamento della fognatura: intervento gestito direttamente da ViAcqua. Senza coordinamento tra Comune e gestore, i tempi potrebbero slittare oltre i sette mesi previsti, costringendo l’impresa a sospendere i lavori per lo spostamento della fognatura.
Se tutto procederà senza intoppi dalla firma del contratto, che potrebbe avvenire nei prossimi mesi, i lavori partiranno rapidamente e i residenti potranno tornare a percorrere i cento metri di sempre, riappropriandosi di un pezzo della loro quotidianità interrotta da un anno e mezzo.
P.V.
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