I “francobolli scledensi” realizzati dagli studenti finiscono sui tavoli dei locali cittadini grazie alle tovagliette monouso, diventando uno strumento di racconto e memoria condivisa. Sono stati infatti gli alunni dell’Istituto Comprensivo Battistella i protagonisti della seconda edizione di “ViviAmo il territorio – Il castello che non c’è”, il progetto di Educazione civica promosso da Ascom Confcommercio Schio e Cuore di Schio, che ha messo al centro l’identità cittadina e il legame tra i più giovani e la comunità.
Al termine di un percorso pluridisciplinare, le classi prime hanno realizzato una serie di francobolli dedicati ai luoghi della memoria scledense, riletti con uno sguardo creativo e contemporaneo. Gli elaborati sono stati presentati e premiati nel corso di una cerimonia alla presenza del vicesindaco Barbara Corzato e del presidente di Ascom Schio Guido Xoccato. A ricevere il riconoscimento sono stati Aurora Zanella, Clara Marchioro, Giorgia Dalla Fina, Luca Zaltron, Maria Sole Cortiana e Margherita Bariletti.
«Il progetto dimostra come la scuola possa dialogare con il territorio – ha sottolineato la dirigente scolastica del’IC 1, Giuseppina Fabbricin –. I ragazzi hanno lavorato con entusiasmo e consapevolezza, riuscendo a leggere la storia della città e a tradurla in un linguaggio creativo e attuale. Come scuola siamo orgogliosi del loro impegno».
Prosegue il vicesindaco Barbara Corzato: «La nostra Città è fatta di una rete di relazioni costruita giorno dopo giorno, e questo progetto ne è una sintesi: portare il lavoro degli studenti fuori dalle aule e inserirlo nella vita quotidiana di Schio è un modo per tradurre un percorso educativo in un’esperienza di cittadinanza attiva capace di coinvolgere l’intera comunità scledense».
Sul ruolo del mondo economico e commerciale si soffermano invece Guido Xoccato, presidente di Ascom Schio, e Nicola Minelli di Cuore di Schio: «Schio è prima di tutto una comunità fatta di relazioni, luoghi e persone e il lavoro di questi ragazzi ha permesso di creare una sinergia tra scuola, città e tessuto economico. Le tovagliette distribuite nei locali portano gli elaborati degli studenti nella quotidianità dei cittadini, trasformando bar e ristoranti in spazi di racconto, incontro e condivisione, e rafforzando il senso di appartenenza al territorio».
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