Il caso Silva di Montecchio Precalcino torna ancora in Regione. A portarcelo sono i consiglieri regionali del PD Chiara Luisetto e Antonio Marco Dalla Pozza: “dopo il silenzio della Regione nella fase finale della XI Legislatura, crediamo debba essere subito dato l’ok, all’area di salvaguardia che tutela uno dei bacini idrografici più grandi d’Europa”.

“Dal D.lgs. 152/2006 a oggi – specifica Chiara Luisetto – non sono ancora state approvate le aree di salvaguardia necessarie al Veneto, zone di tutela a protezione della qualità dell’acqua dei sistemi acquedottistici. Chiediamo, pertanto, assieme al capogruppo Manildo e ai colleghi consiglieri regionali Micalizzi e Sambo, che ci sia una accelerazione a tutela dell’area oggetto del piano Silva, tra Montecchio Precalcino e Dueville. Se si procedesse all’approvazione, questo territorio verrebbe risparmiato da una attività rischiosa. Non sono accettabili ritardi ulteriori, i cittadini, le amministrazioni comunali e gli enti gestori si sono già espressi. Mentre la Provincia tentenna, chiediamo chiarezza alla Regione”.
“Oggi più che mai, dopo i tanti casi avvenuti nella nostra provincia, alcuni dei quali drammatici nei loro esiti, – dichiara Antonio Marco Dalla Pozza – serve applicare senza timore il principio di precauzione nelle nuove autorizzazioni industriali, tanto più in una zona delicatissima dal punto di vista degli acquiferi: basti pensare che i cittadini di Dueville, privi di acquedotto, attingono direttamente ai pozzi alimentati dalla grande falda acquifera presente nella parte nord della provincia, e che serve anche l’acquedotto di Padova. L’attività di impresa – prosegue il Consigliere Dalla Pozza – va coniugata necessariamente con il rigore nella tutela ambientale, e a questo servono le Aree di Salvaguardia, che sono lo snodo principale attorno a cui ruoterebbe il parere del Comitato V.I.A. – Valutazione Impatto Ambientale -, che vede in questo momento sospesa l’approvazione del piano industriale. Sulla tutela della salute dei cittadini non possono esserci incertezze”.
Infine, concludono i due esponenti democratici regionali: “dopo 20 anni dalla norma nazionale e quasi 7 da quella regionale, è ora di approvare le aree di salvaguardia, unico strumento a tutela della salubrità dell’acqua. A chiederlo, non sono solo gli addetti ai lavori ma anche i cittadini delle aree che si sentono minacciati dal piano industriale in corso di esame da parte della conferenza dei Servizi. Diamo risposta ai cittadini, e alla loro richiesta di un’acqua pulita e controllata”.

La mozione presentata dai due consiglieri regionali non è sfuggita al Comitato Tuteliamo la Salute che sta lottando contro il progetto Silva: “i consiglieri regionali chiedono nello specifico di approvare l’individuazione delle aree di salvaguardia delle captazioni acquedottistiche per il gestore AcegasApsAmga S.p.A. sui nove pozzi siti nei Comuni di Villaverla e Dueville, così come proposto dal consiglio di Bacino Bacchiglione, valutando inoltre l’opportunità di applicare criteri maggiormente restrittivi, al fine di tutelare l’area interessata e scongiurare la realizzazione del progetto di Silva Srl. L’iter autorizzativo è infatti fermo in Regione, dopo che lo scorso 12 agosto 76 sindaci del consiglio di bacino ATO Bacchiglione hanno approvato la perimetrazione della zona di salvaguardia di Villaverla-Dueville. La Regione Veneto deve recepire ed emanare le prescrizioni agli enti: per d.lgs. 152 del 2006 all’interno della zona è vietata la gestione di rifiuti e lo smaltimento di sostanze chimiche”.

 

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia