Un bilancio “di tenuta”, ma soprattutto di visione: il Consiglio comunale di Schio ha approvato il Bilancio di previsione 2026-2028, un documento da oltre 54 milioni di euro che, pur in un contesto reso più complesso dall’aumento dei costi e dalla riduzione dei trasferimenti, prova a tenere insieme due obiettivi: confermare i servizi essenziali e continuare a investire su sicurezza, manutenzioni e qualità urbana.

«Abbiamo confermato la strada promessa ad avvio di mandato: mettere al centro la comunità e non arretrare sui servizi che contano davvero – commenta il sindaco Cristina Marigo –. È un bilancio che tutela le persone, le scuole, le fragilità e allo stesso tempo investe con un piano di opere che rende Schio più sicura, più curata e, in generale, più attrattiva».

La cornice è quella di un anno che si annuncia impegnativo: inflazione, rinnovi contrattuali del personale, tagli alle risorse trasferite dallo Stato e contributi richiesti alla finanza pubblica; in mezzo, alcune partite tecniche ancora in evoluzione, seguite con cautela dall’ente, che hanno consigliato un’impostazione prudente.

Precisa l’assessore al Bilancio Chiara Parise: «Il bilancio nasce da una programmazione attenta, costruita nel corso dell’anno con incontri tra uffici e amministratori. Nonostante le difficoltà, l’obiettivo è stato quello di non aumentare le aliquote dei tributi e non tagliare i servizi, concentrandoci sui bisogni primari della città e rafforzando gli investimenti strategici».

Nel 2026 le entrate vedono 24,58 milioni di natura tributaria, 3,39 milioni di trasferimenti correnti e 7,93 milioni di entrate extra-tributarie, mentre le risorse in conto capitale destinate agli investimenti arrivano a 9,64 milioni; sul fronte spese, la parte corrente che sostiene i servizi si attesta a 34,9 milioni, a cui si aggiungono 9 milioni per la spesa in conto capitale, 2 milioni per il rimborso prestiti e 8,28 milioni di partite di giro.

Una manovra che tiene ferma la linea politica: niente aumento delle aliquote e adeguamenti contenuti, con tariffe e canone patrimoniale aggiornati solo all’incremento ISTAT dell’ultimo anno; viene inoltre differita al 1° gennaio 2027 l’introduzione dell’imposta di soggiorno, con un gettito stimato di 150 mila euro per ciascuno degli anni 2027 e 2028.

Il cuore dell’impostazione resta la scelta di non comprimere il capitolo opere: nel triennio gli investimenti programmati sono pari a 9.004.654 euro nel 2026, 1.783.415 euro nel 2027 e 2.423.004 euro nel 2028, con una traiettoria che punta su sicurezza sismica e idrogeologica, viabilità, efficientamento energetico e tutela del patrimonio immobiliare e infrastrutturale. In questo quadro entrano gli interventi di adeguamento o miglioramento sismico per l’Istituto Fusinato e per le scuole medie Maraschin, gli adeguamenti antincendio per l’istituto comprensivo Fusinato e per archivi, biblioteca e palazzo Garbin, il completamento dei lavori alle ex scuole Marconi e al museo civico, oltre alle opere su strade e infrastrutture con la riqualificazione della rotatoria davanti alla chiesa di S. Antonio, il programma triennale asfalti da 2,2 milioni e la realizzazione di un grande parcheggio in via Trasimeno.

Un capitolo rilevante riguarda anche la prevenzione del rischio idraulico: il Piano delle Acque, prossimo all’adozione, individua le principali criticità del territorio e traccia gli interventi necessari; nel frattempo sono già stati stanziati i primi fondi, anche con avanzo di amministrazione, per la pulizia dello scatolare sul torrente Caussa e per la realizzazione dei bacini di laminazione in località Aste a San Martino e in via Maso Dalla Vecchia, mentre sono stati richiesti contributi statali per completare il pacchetto di opere previste dal Piano, con ulteriori risorse destinate nel triennio alla prevenzione dei dissesti idrogeologici.

Sul fronte ambiente e mobilità sostenibile il bilancio evidenzia capitoli rafforzati, tra cui una manutenzione dei cigli stradali con risorse quasi triplicate rispetto al passato, attestandosi attorno ai 160 mila euro, il proseguimento delle politiche di mobility management nate dai tavoli “Mobility Starters” e “Mobility Farm”, la prosecuzione dell’app che premia i chilometri sostenibili con buoni spendibili nella rete commerciale locale e il progetto “Bici in Comune”, beneficiario di un contributo di 80 mila euro da Sport e Salute S.p.A.; nel capitolo investimenti si collocano anche il “Bosco urbano” nell’area del parcheggio di via Milano e, sul versante energia, ulteriori ipotesi di impianti fotovoltaici per ridurre i consumi e aumentare l’autoproduzione rinnovabile, oltre al proseguimento dell’efficientamento energetico della scuola Battistella con serramenti, cappotto sulla palestra e fotovoltaico.

I numeri della finanza locale raccontano inoltre una situazione di rientrol’indebitamento, attestato al 31 dicembre 2024 a 30,73 milioni, scende a fine 2025 a 28,40 milioni (dato provvisorio), con una riduzione complessiva di 7,627 milioni rispetto al 2015, pari al 21%, e nel triennio non è previsto ricorso a nuovo indebitamento; significativa anche la liquidità, con una giacenza iniziale di cassa al 1° gennaio 2025 di 15,54 milioni e una stima finale di 9,99 milioni, indicatore che l’amministrazione definisce di solidità e capacità di far fronte ai pagamenti, dagli investimenti alla spesa corrente.

Accanto ai conti, il bilancio porta una direzione sociale e di comunità: la transizione verso la costituzione dell’Ambito Territoriale Sociale (ATS) per una gestione associata dei servizi, l’attenzione alla casa e alle politiche di inclusione, il potenziamento delle progettualità per giovani e scuole attorno al Faber Box, con spazi messi a disposizione gratuitamente per attività didattiche, progettuali e organizzative, il rafforzamento del confronto con i dirigenti delle scuole superiori, l’attivazione di tirocini e il sostegno a iniziative su cittadinanza europea, legalità e prevenzione, fino alla realizzazione di CampusSchio Orienta prevista a marzo 2026.

Aggiunge il sindaco Marigo: “In un contesto nazionale che spesso scarica sui Comuni i costi delle crisi, scegliamo di non arretrare e di non usare le difficoltà come alibi. Stiamo governando con l’obiettivo di assicurare i servizi pubblici, investire sulla sicurezza del territorio continuando a credere che la qualità della vita non sia una voce accessoria, ma il cuore dell’azione amministrativa.».

Conclude l’assessore Parise: «Quello appena approvato è un bilancio costruito con lungimiranza e con dati alla mano, che dimostra come una gestione attenta possa reggere anche in una fase di forte incertezza. Abbiamo rafforzato i fondi di tutela, ridotto il debito, mantenuto liquidità e programmato investimenti senza ricorrere a nuovo indebitamento. La sfida ora è dare attuazione a questo quadro, trasformando i numeri in opere, servizi e risposte concrete per la Città».

Comunicato Stampa

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