Inizierà il 21 marzo 2015 la nuova primavera dello stadio di atletica leggera di via Riboli a Schio. Da quel giorno, infatti, l’importante struttura sportiva tornerà nella piena disponibilità del Comune.
Una storia lunga e anche tortuosa, quella del rapporto tra amministrazione comunale e CONI – Comitato Olimpico Nazionale Italiano, che si è conclusa questa estate con la formalizzazione del positivo accordo transattivo tra la proprietà e il concessionario, che dal 1988 ha gestito lo stadio come CPO – Centro di Preparazione Olimpica.

 

Una storia che ora si arricchisce di una prestigiosa presenza. Sarà infatti Paolo Dal Soglio il nuovo direttore dell’impianto, che dal 1° settembre succederà e Faustino De Boni, che ha ricoperto questo incarico negli ultimi anni e che di Dal soglio ha detto: “Persona eccezionale, sia come atleta che come uomo. Sono contento e orgoglioso che questo compito passi a Paolo, in cui vedo tanto entusiasmo. Sono convinto che riuscirà nel migliore dei modi.”

Lo stadio di atletica leggera di Schio è sorto nel 1938 su iniziativa della Lanerossi, che intendeva così dotare il proprio gruppo sportivo di una struttura adeguata. L’impianto venne inaugurato il 25 settembre 1938 da Mussolini e intitolato a Giosuè Poli (atleta, appassionato di molte discipline tra cui anche nuoto e calcio; allenatore; Presidente Nazionale della FIDAL – Federazione Italiana di Atletica Leggera – dal 1961 al 1969 e dirigente nazionale della FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio).
Dal 1967 la proprietà affida l’impianto in gestione al CONI, inizialmente sotto la direzione di Mario Lanzi (uno dei migliori rappresentanti del mezzofondo veloce italiano – 400 e, soprattutto, 800 metri – negli anni  1930, piemontese d’origine e scledense d’adozione, morto a Schio il 20 febbraio 1980, a cui la Città ha dedicato una via e una palestra). Nel 1987 la Lanerossi decide di disfarsi della struttura, ma dato che il CONI non è interessato all’acquisto, l’impianto sportivo viene acquisito dal comune di Schio. Nel 1988 il nuovo proprietario sottoscrive una convenzione trentennale con il CONI per la gestione e manutenzione dell’impianto. Per motivi legati a problemi finanziari, gestionali e strategici del CONI la gran parte dei lavori di miglioria della struttura previsti, in particolare la realizzazione di un rettilineo coperto, integrato con un minimo di gradoni per gli spettatori, non sono stati eseguiti (FONTE wikiopedia.org).
Il Centro di Preparazione Olimpica di Schio è una struttura sportiva polivalente, dotata di strutture sportive all’aperto e al coperto, foresteria, centro medico, sale riunionni, centro culturale e uffici.
In particolare, la foresteria è dotata di 4 camere singole, 1 doppia e 13 doppie/triple tutte dotate di servizi interni e di TV, per un totale di 45 posti letto. Al piano terra le 3 stanze doppie/triple sono adattate all’uso da parte di persone disabili. La sala ristorante può arrivare a 100 coperti. Ci sono anche i locali sauna e bagnoturco.

CONI Servizi S.p.A. aveva comunicato alcuni anni fa la volontà di dismettere l’impianto di Schio, nell’ambito del processo di riorganizzazione e razionalizzazione delle proprie spese, prima della scadenza della convenzione fissata per il 20 ottobre 2018.
“Siamo riusciti a portare ad un nuovo inizio la situazione di crisi e di potenziale sospensione della gestione e dell’attività di questa prestigiosa struttura – ha sottolineato il sindaco Valter Orsi – Il nostro impegno è ora quello di investire su di essa e di trovare partner disposti a farlo assieme a noi. I mesi che ci separano dal prossimo marzo serviranno al Comune e al nuovo Direttore per definire quale sarà la forma più opportuna di gestione dell’impianto e il progetto di rilancio della struttura. In questo avrà sempre un ruolo il CONI che ha garantito il mantenimento dell’impianto di Schio nel circuito nazionale delle federazioni, ma l’impianto è anche un’importante occasione di crescita per lo sport locale.”

In sintesi, gli accordi con il concessionario cui era giunta la precedente amministrazione:

il 1° settembre 2014 il CONI lascia la struttura
80.000 euro al Comune per ciascuno dei 4 anni di risoluzione anticipata, per un totale di 320.000 euro
realizzazione di un pistino da 100 mt. con costi di cantierizzazione a carico del Comune per una spesa di circa 50/60.000 euro

In sintesi, gli accordi con il concessionario cui è giunta l’attuale amministrazione:

il 1° settembre 2014 Paolo Dal Soglio (pluri-campione di getto del peso) diventa nuovo direttore della struttura
il 21 marzo 2015 il CONI lascerà la struttura
350.000 euro al Comune nei 4 anni di risoluzione anticipata
350.000 euro al Comune nel 2015, il valore monetizzato del pistino
interventi di manutenzione straordinaria della foresteria a carico del CONI, cui, fino al 21 marzo 2015, restano in carico tutte le spese di gestione.

Risultato del precedente accordo:

l’utile economico per il Comune sarebbe stato di 290.000 euro
da indagini svolte da questa amministrazione la realizzazione del pistino non incontrava più l’interesse degli atleti e delle società sportive
il CONI lasciava dal 1° settembre 2014

Risultato di questo accordo:

l’utile economico per il Comune sarà di 700.000 euro (di cui 350.000 per investimento e 350.000 per la gestione)
il CONI lascerà il 21 marzo una struttura, almeno per quanto riguarda la foresteria, rimessa a posto
dal 1° settembre 2014 Paolo Dal Soglio diventa nuovo direttore della struttura, con un incarico fiduciario gratuito per il Comune, con l’obiettivo di gestire l’impianto e di progettare il suo futuro.

“È stata una delle prime operazioni che ci ha visti protagonisti – ha detto l’assessore allo Sport Aldo Munarini – e possiamo essere orgogliosi dei risultati ottenuti. Il nostro obiettivo ora è quello di riqualificare lo stadio per farlo diventare un centro di formazione sportiva multidisciplinare di richiamo nazionale.”
E, ha aggiunto Paolo Dal Soglio “Ho iniziato a lanciare il peso nel 1981 allo stadio di via Riboli con l’Atletica di Schio. Nella mia esperienza di sportivo ho frequentato molti centri di livello internazionale e posso portare questo mio bagaglio di conoscenze e di contatti nel mio nuovo ruolo, con l’obiettivo di farlo diventare un centro sportivo polivalente di primo livello.”

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