La prima serata culturale di un ricco ciclo di appuntamenti che si concluderà in marzo 2015 con la presentazione del libro per i 50 anni del GAM (Gruppo Amici della Montagna) di Piovene Rocchette si è svolta nel salone conferenze della biblioteca in Piazzale degli alpini, davanti ad un folto ed appassionato pubblico.

 

‘Monte Summano: appunti di formazione geologica e di archeologia’ è il tema trattato, a cura di Michele Busato, dal 1996 Presidente del Gruppo archeologico Alto vicentino, e Anna Dalla Vecchia, Responsabile scientifico del Museo archeologico Alto vicentino di Santorso. Primo incontro, ma non solo, dedicato al protagonista di sempre per gli amici della montagna piovenesi, l’amatissimo monte Summano, presentato questa volta da un punto di vista poco trattato, cioè quello geologico e archeologico.

 

 

‘Conosciamo bene le vicende che lo hanno legato alla prima mondiale, essendo stato l’estrema linea difensiva – ha spiegato Busato durante il suo intervento – e ugualmente l’aspetto floristico e faunistico. Poco conosciamo della geologia e della sua formazione’. Non a tutti è noto infatti che certe strutture della montagna come le note Creste del Summano, formatosi nel lontano Triassico (230-180 milioni di anni fa), così suggestive per chi le percorre e per chi le osserva dalla pianura, sono il risultato di uno sfaldamento della roccia dolomia, molto porosa e fragile, che nel corso degli anni è destinata a sgretolarsi sempre di più.

 

Abitato già nel neolitico, sul Summano sono stati trovati numerosi manufatti e resti di sepolture, sia nella zona di Piovene che in quella di Santorso (Bocca Lorenza). In particolare alcune punte d’ascia che, se gli studi lo confermassero, potrebbero contendersi il primato di antichità con quelle trovate nel corredo dell’uomo di Similaun, quindi le più antiche rinvenute fino ad oggi in Italia (circa 3.000 a.C.).

 

Grande lustro a livello archeologico hanno avuto gli scavi condotti dal 2008 al 2010 dalla Soprintendenza Archeologica per il Veneto con la collaborazione del Gruppo Archeologico dell’Alto Vicentino, fatti sulla cima nelle vicinanze della croce, che hanno portato alla luce un’area di culto dell’epoca romana tardoimperiale (III-IV sec. d.C.) e delle strutture in muratura preromane.

 

Alcune minuscole statuine di bronzo alte circa 3,5 cm – uniche nel loro genere nel vicentino – che raffigurano il dio Marte e una dea in trono con i serpenti ed anche un centinaio di monete di epoca romana confermano come sul Summano ci fosse un luogo sacro dove moltissimi pellegrini salivano a scopo votivo da tutta Europa. Durante la prima guerra mondiale, purtroppo, gli scavi fatti dai soldati per costruire trincee e postazioni per i cannoni hanno stravolto le strutture murarie di età romana presenti in questa zona, compromettendo scavi più approfonditi.

 

Sulla cima del Summano, infine, è stato forse identificato dagli archeologi il rogo votivo più meridionale che si conosca. Il ‘ Brandopferplatz ‘ è attestato sulle Alpi per tutta l’età del ferro, e quando gli abitanti di Vicenza affermavano di vedere splendere la statua del Vitello d’oro sulla cima del monte, è probabile vedessero l’enorme rogo di fuoco acceso per scopi rituali.

 

Il GAM, associazione di volontariato che conta circa 200 soci, nata nel 1965 per iniziativa di alcuni appassionati, promuove da sempre l’escursionismo e l’amore per la montagna in tutte le sue forme. Ogni anno organizza gite in tutte le stagioni, gestisce il ‘baito’, un ristoro nella zona più alta del Summano, poco sopra la Chiesa di Santa Maria di Santorso. Tutti gli escursionisti lo conoscono e si fermano volentieri a fare due chiacchiere e a mangiare una pastasciutta. In collaborazione con il

CAI di Malo, Il GAM di Piovene tiene puliti i sentieri del Summano e ripristina quelli ormai scomparsi. Di recente è stato sistemato grazie ai soci il sentiero di Fontana Sesola, abbandonato da decenni.

 

Il GAM inoltre partecipa alle attività di volontariato del paese portando gli alunni della 5° elementare sulle pareti di roccia nel Palazzetto dello sport di Arsiero, e, su iniziativa dell’attuale Presidente Massimo Sperotto, ha inaugurato anche il Baby GAM, che organizza gite leggere per i più piccini.

 

I festeggiamenti si concluderanno nel 2015 con la pubblicazione del libro, che presenterà anche una nuova mappa dei sentieri del Summano, ed il restauro della targa un tempo posta sull’antica ‘Casìna’, luogo di rifugio e ristoro costruito dai soci del CAI di Vicenza nel 1890 sull’antecima della vetta, ridotta a un rudere durante la prima guerra mondiale e distrutta definitivamente nel 1944, ma che tanti appassionati escursionisti vorrebbero ricostruire.

 

Prossimo appuntamento venerdì 14 novembre con la conferenza ‘In sasso vivo’, che tratta l’originale argomento della pietre di confine e le riscoperte toponomastiche del Summano. Relatori Alessandro Boarin e Michele Busato.

 

Per ulteriori informazioni: www.gampiovene.it – www.faav.it (Gruppo archeologico Alto vicentino) – www.santorsoarcheologica.it

Ma. Bo.

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