I tempi di attesa saranno pure lunghi, ma la chiusura del passaggio a livello ‘di Pocio’ a qualcuno non piace.
A manifestare perplessità per la decisione dell’amministrazione comunale di chiudere il piccolo passaggio a livello in mezzo alla campana maranese è l’opposizione di Erik Umberto Pretto che, con il suo gruppo ‘Noi di Marano’, ha presentato un’interpellanza al Sindaco Piera Moro per chiedere spiegazioni al riguardo.
“Si è recentemente appreso dalla stampa locale che l’amministrazione comunale di Marano Vicentino avrebbe firmato, o starebbe per firmare, un accordo con Rete Ferroviaria Italiana per velocizzare i tempi di attesa ai binari lungo Via Santa Lucia, al confine fra Marano Vicentino e Zanè – ha spiegato Pretto – Sembra che tale accordo preveda di chiudere il passaggio a livello lungo via San Fermo, che però ci risulta utilizzato da sei agricoltori locali”.
Preoccupati per gli agricoltori che fanno uso d’abitudine del passaggio, Pretto e i suoi hanno posto alcune domande alla giunta di Piera Moro.
“Siamo d’accordo sul fatto che la velocizzazione dei tempi d’attesa al passaggio a livello di Via Santa Lucia sia prioritario per agevolare gli automobilisti – ha sottolineato Pretto – e siamo consapevoli che il passaggio a livello di Via San Fermo è utilizzato da molti agricoltori locali, non soltanto sei, e che tale via di collegamento è molto più usata rispetto alle alternative Via Santa Maria e Via Molette per raggiungere i fondi agricoli ubicati oltre la linea ferroviaria. Chiediamo pertanto quali sono le istanze presentate dagli agricoltori maranesi e dalla Coldiretti locale, rendendo noto al Consiglio comunale eventuali proposte alternative presentate da costoro ed indicandone i motivi del mancato accoglimento. Chiediamo inoltre – conclude l’istanza – di informare il Consiglio comunale in merito a tutte le altre soluzioni ipotizzabili ai fini della velocizzazione dei tempi di attraversamento lungo Via Santa Lucia, alternative a quella scelta dall’Amministrazione comunale, indicando per ciascuna di esse i costi associati ed i motivi dell’esclusione”.