Se i quattro responsabili della rissa divampata lo scorso 4 apèrile in piazza Falcone-Borsellino a Schio hanno un volto e un nome, è grazie al lavoro degli agenti della Polizia Locale Alto Vicentino, che non si sono fermati al primo intervento ma hanno indagato a fondo, grazie anche al determinante gesto civico di un cittadino.
Quest’ultimo, anzichè girarsi dall’altra parte e far finta di nulla, come spesso fanno molte persone, si è soffermato sulla scena della rissa di quella sera, si è posizionato su un angolo strategico ed ha fotografato col proprio cellulare le scene che poi sono state preziose per gli agenti, per completare l’indagine.
Il lavoro investigativo degli agenti del comandante Giovanni Scarpellini e del suo vice Loris Revrenna, sono culminate mercoledì sera quando gli investigatori hanno fatto blitz nell’appartamento degli indagati: 3 minorenni ed un maggiorenne, come si ricorderà.
Come già scitto nei giorni scorsi, da tutte le testate locali che avevano dato ampio spazio al grave fatto di cronaca, quella sera i bulli avevano preso di mira un giovane di Malo al quale riuscirono a portare via uno smartphone del valore di circa 200 euro. Lo avevano aggredito con calci e pugni utilizzando una violenza da autentici delinquenti, che aveva inorridito la comunità scledense.
Un episodio talmente forte, per le condizioni in cui era stata ridotta la vittima, che aveva iondotto la Polizia Locale ad indagare a fondo perchè venissero smascherati quei ragazzacci e venisse fatta giustizia. Gli investigatori del consorzio Alto Vicentino hanno riferito che l’indagine, che ha portato alla restituzione del telefonino alla vittima dopo la perquisizione domiciliare a casa di uno dei quattro, si è avvalsa anche della collaborazione dei genitori. Sarebbe il più piccolo del gruppo. Sarebbe stato proprio il minorenne, vedendosi in casa gli agenti cge cercavano l’oggeto del crimine, a correre in cantina e prendere il telefonino, per consegnarlo spontaneamente.
A casa degli altri tre, gli agenti hanno sequestrato 6 grammi di hashish e 3 de marijuana, nascosti in camera da letto.
A.B.
