Tra le sue montagne, tra le sue contrade, chi vi abita, sia ieri che oggi, respira un’aria carica di tradizione e cultura. Da venerdì 19 a domenica 21 settembre, Posina diventa il cuore pulsante del Festival delle Montagne di Mezzo. “Quelle meno famose e blasonate eppure dove, con loro, si sono stratificati ricordi e relazioni” afferma Andrea Cecchellero, ideatore dell’evento.

Festival delle Montagne di Mezzo. L’idea è venuta a chi in questo piccolo paese ha piantato le proprie radici. Tutto ha avuto inizio mesi fa, quando guardando le ‘sue’ montagne sentiva di voler far qualcosa per raccontarle. Non avendo un gruppo alle spalle, ne crea uno suo: ‘Posina nel cuore’ che, per il paese, serba delle novità in futuro. Assieme all’associazione culturale ‘Giocateatro Schio’, alla compagnia teatrale ‘Le Ore Piccole’, a Mauro Varotto dell’università di Padova e  a ‘Prodotto della Val Posina’, parte la macchina organizzatrice. “Non si tratta di un festival pensato per i turisti, ma per chi le montagne di mezzo le abita o le vive. Le montagne di mezzo sono montagne vissute, e gli eventi sono pensati soprattutto per chi le vive, le frequenta assiduamente, in altre parole le ama e le vuole capire in profondità-spiega Cecchellero- le montagne di mezzo sono quelle situate a quote intermedie, sono le montagne meno famose e blasonate, eppure sono spazi storicamente abitati da millenni, sono i luoghi dove forma e cultura della montagna si intrecciano: montuosità e montanità diventano un tutt’uno.  Senza distruggersi l’una con l’altra, anzi rafforzandosi a vicenda e dando vita ad un mondo stratificato e ricco di significati- conclude Andrea Cecchellero- Sono oggi luoghi della mediazione tra funzioni e significati diversi: sono tante cose insieme, non servono ad una cosa sola, come ad esempio al turismo, alle cave, al legno, all’acqua minerale e all’energia idroelettrica.Sono montagne alla ricerca di equilibrio e visioni di futuro. Venite a scoprirle con noi in queste tre splendide giornate”. Il ‘Festival delle Montagne di Mezzo’ ha il patrocinio della Regione Veneto, della Provincia di Vicenza, dei Comuni di Posina e di Laghi, dell’Università di Padova e dell’ogd Pedemontana Veneta.

 

Il programma
V𝐞𝐧𝐞𝐫𝐝𝐢 𝟏𝟗 settembre la serata culturale settembre alle 20.30, nella palestra comunale di Posina,  ‘Le contrade di Posina dalla Serenissima ad oggi’ , conferenza con Andrea Savio, docente di storia moderna all’università di Padova, e Mauro Varotto, docente di geografia all’università di Padova.Un viaggio nei microcosmi insediativi della Val Posina tra eredità e prospettive future. Presso Palestra comunale di Posina
Sabato 20 settembre, a cena con i piatti della Serenessima. I ristoratori di Posina propongono un menù ispirato alla Serenissima, intrecciando profumi e sapori della cucina di montagna.Quattro cucine, quattro ristoranti, che accendono i fuochi e spadellano piatti per un incontro che celebra il legame speciale tra  Venezia e la Valposina, dove mare e montagna si incontrano a tavola. La serata sarà arricchita dagli scherzi teatrali degli attori della rievocazione storica ‘la Foresta Sott’Acqua’.
I 4 menù della serata (da prenotare telefonicamente ai ristoranti):  alla trattoria ai 𝐓𝐫𝐞 𝐠𝐚𝐫𝐨𝐟𝐚𝐧𝐢 la degustazione di bigoli in salsa di alici, maccheroni al torcio con fegato alla veneziana, gnocchi con baccalà; al ristorante al 𝐆𝐚𝐫𝐢𝐛𝐚𝐥𝐝𝐢𝐧𝐨 la sopa coada, bigoli morì al baccalà, figà aea venexiana e  dolce; alla trattoria all’𝐀𝐥𝐩𝐢𝐧𝐨 gnocchi al pesce de venessia con erbette, bigoli alla salsa di alici e, infine, al ristorante al Lago di Posina il menù con castadina di montone, spiedo di quaglie e lardo in alternativa spiedo di maiale con lardo pollo, contorno di patate al rosmarino.
Domenica 21 settembre,  al laghetto Main di Posina dalle 15, oltre alla fiera dei prodotti locali  si terrà la rievocazione storica conLa Foresta Sott’Acqua’, uno spettacolo teatrale che si tuffa nel passato. Quello di 500 anni fa, con le cruente vicende del monte Gamonda,  per la regia di Cristina Manea e Rudy Anselmi. Uno scherzo teatrale, ironico e profondo, che dà voce al passato con il linguaggio del presente.  In caso di maltempo, l’evento verrà rinviato a domenica 28 settembre.

P.V.
ph storica di Romano Zambon ritrae contrada Benetti ieri, anni ‘anni Settanta) e oggi. La prima foto è di Romano Zambon

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