Di lui resterà il ricordo di un uomo instancabile, sempre con il sorriso sulle labbra e la grinta di chi sente la responsabilità di amministrare la cosa pubblica.
Se n’è andato a 63 anni Giovanni Sella, sindaco di Laghi, geometra e figlio de ‘La Santa’, quella Silda Rader attualmente titolare del ristorante dove sono nati gli gnocchi famosi in tutto il Veneto.
Se l’è portato via la malattia, che non gli ha lasciato scampo e che nell’ultima settimana lo aveva provato più duramente di quanto avesse fatto finora.
Con lui se ne vanno tanti ricordi, tante battaglie a cui sono legati i valori dell’essenza umana, quelli racchiusi in una grande famiglia, capeggiata da suo padre, storico tassista, morto anche lui prematuramente.
Nel suo primo mandato a Laghi, negli anni ’80, Giovanni Sella è stato il sindaco più giovane d’Italia e nonostante la malattia lo avesse colpito duramente aveva deciso di continuare a dare il proprio contributo al suo Comune, battagliando fino all’ultimo per fare di quel pezzo di verde, con il grande lago a forma di cuore, un’attrattiva turistica nella quale credeva fortemente.
Di recente aveva accettato di rimettersi in gioco con grande spirito di servizio per la comunità, nonostante avesse subito un trapianto grazie al dono della sua sposa, quella grande donna che sta sempre a fianco dei grandi uomini, che non esitano a mettere in pericolo la propria vita pur di donarla al compagno.
Fedele lettore di Altovicentinonline, aveva avuto l’onore della cronaca per essere stato uno dei primi sindaci d’Italia a ribellarsi al 5G, ma la sua era anche una missione per tenere alta la qualità di quei servizi essenziali dei quali lui per primo aveva avuto bisogno.
Recentemente era felice per aver riqualificato tutta l’area dei laghi del più piccolo Comune del Veneto, che lui si rifiutava di considerare piccolo per la vastità del territorio e le sue numerose contrade di montagna.
Di Giovanni Sella colpiva sempre il buon senso, che oltrepassava ogni ideologia politica, ma rimarrà impressa a tutti quelli che lo hanno conosciuto o ci hanno lavorato insieme, la risata sonora e piena di energia, ereditata dalla madre, lo sguardo fiero ed il portamento elegante e quella gentilezza e disponibilità che anche a noi giornalisti rendeva un piacere chiamarlo e intrattenerci in lunghe chiacchierate.
Non sono parole di circostanza in seguito ad un lutto, in questo caso ci sentiamo di dire che se n’è andato un grande uomo, di quelli capaci di lasciare un segno e numerosi insegnamenti.
Alla famiglia di Giovanni Sella e alla signora Silda Rader le più sentite condoglianze dalla Redazione di Altovicentinonline.
Anna Bianchini
Due passi a Laghi, il Comune più ‘piccolo’ e verde del Veneto. Fotogallery