Dopo un’estate passata a soccorre le persone per il Soccorso Alpino di Schio è arrivato un momento di festa. Tagliando il nastro del nuovo presidio costruito ai piedi del Pasubio. Una nuova struttura in legno che ospiterà le squadre che ogni fine settimana, da giugno a settembre, garantiscono la loro presenza in caso di emergenza.

Collocata nel piazzale antistante la storica Locanda Balasso, il nuovo presidio  del Soccorso Alpino di Schio è  ufficialmente intitolato al Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. Un importante tassello per la sicurezza in montagna che consolida la presenza dei soccorritori nel cuore del gruppo del Pasubio. Da sempre punto di riferimento e accoglienza per le squadre del Soccorso, il Rifugio Balasso ha rappresentato negli anni un vero e proprio avamposto grazie anche alla generosa disponibilità di Cristina Fin e della madre Lorenza Cicchelero, figlia e moglie dello storico soccorritore Ottorino Fin.

La nuova struttura è frutto della visione condivisa di due amministrazioni comunali di Valli del Pasubio: quella attuale guidata dal sindaco Valerio Piva, e quella precedente dell’ex sindaco Carlo Bettanin, da cui l’intero progetto ha preso avvio. I due erano presenti al taglio del nastro e al loro fianco anche un altro primo cittadino, Mosè Squarzon di Monte di Malo, quale presidente dell’Unione Montana. A loro tre sono andati in ringrazianti di Matteo Carollo, capo della Stazione Vicentina. Un grazie che abbracciato tutti i soccorritori che in prima persona hanno anche contribuito alla realizzazione del rifugio, accessoriato con del materiale in parte offerto dal Cai Schio.

All’inaugurazione erano presenti, oltre ai volontari della Stazione di Schio con le loro famiglie, anche le squadre delle Stazioni limitrofe di Altopiano Sette Comuni, Arsiero, Recoaro Valdagno e Vallagarina, tutte realtà con cui si condividono spesso interventi su territori di confine. Presenti anche le autorità regionali del Soccorso alpino e speleologico Veneto: il presidente Giuseppe Zandegiacomo Sampogna, il vicepresidente Alberto Barbirato, i delegati delle Prealpi venete Roberto Morandi, Daniele Zotti e Luca Nardi, nonché il delegato del Basso Trentino Silvio Bertoldi e il consigliere nazionale Cnsas Renato Tessari. Non è mancata la presenza dei rappresentanti dei Carabinieri. Dopo il taglio del nastro, la giornata si è conclusa con una festa nella vicina malga.

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