E’ un Claudio Guglielmi più sicuro e più audace quello che assieme a Stefano Stefani, attuale vicesindaco, vuole riproporsi per un secondo mandato a Valdastico. Lo hanno annunciato ufficialmente che vogliono portare avanti quei progetti per i quali non bastano 5 anni .
 La saggezza, la calma e l’affidabilità del primo è un mix di entusiasmo assieme alla ventata di gioventù, di voglia di innovazione di un paese che sa essere adatto anche alle nuove generazioni e alla visione fresca del secondo. Claudio Guglielmi e Stefano Stefani sono convinti di poter dare ancora tantissimo ad un paese come Valdastico: bellezza mozzafiato, abitanti di spiccato senso civico e voglia di fare la parte del leone nella spinta turistica che l’Alto Vicentino da qualche anno sta dimostrando. ‘Ora che i conti pubblici sono in ordine – esordisce Guglielmi, noto imprenditore, innamorato del suo territorio e capace di fare squadra con i colleghi dei paesi vicini – possiamo portare in porto tutti quei progetti, che possono dare la svolta a Valdastico’.
 
Cinque anni fa, quando vi siete inseriti nella scena amministrativa sembravate smarriti da un ruolo nuovo, adesso sembrate carichi di idee chiare. Cosa è cambiato?
 
Non sapevamo a cosa andavamo incontro ed il paese, oltre ad avere un vistoso buco in bilancio, ci appariva disorientato da divisioni che non rendevano il clima semplice. In questi giorni, abbiamo ricevuto la relazione di fine mandato, con tanto di complimenti da parte di chi si è detto ammirato per come abbiamo razionalizzato le spese, estinguendo i mutui e facendo scelte strategiche che ora, ci fanno stare tranquilli. Se durante quella campagna elettorale eravamo prudenti, oggi, siamo in grado di fare delle promesse agli abitanti di Valdastico. Promesse che siamo in grado di mantenere perchè abbiamo il polso della situazione e possiamo permettercelo. Se verremo rieletti, saranno 5 anni importanti per il nostro comune.
I primi due anni sono stati pesanti – ammette Guglielmi con l’umiltà che contraddistingue la sua persona – ma anche grazie alla capacità di fare rete con i sindaci e con le istituzioni che siamo riusciti a coinvolgere in questi anni, è come se ad un certo punto, avessimo ingranato la marcia. Abbiamo iniziato a crederci e sono arrivati i primi risultati.
Guglielmi e Stefani, di cosa andate fieri di questi 5 anni di mandato?
 
Innanzitutto del clima di comunità e di appartenenza che è cresciuto in paese, con una cittadinanza che è riuscita a scavalcare le anacronistiche rivalità tipiche di chi un tempo difendeva il proprio orticello e che adesso, ha una visione di paese, che li ha portati a sentirsi cittadini di Valdastico e non di questa o quella porzione di comune. Si respira un clima più disteso, che ti fa lavorare con serenità e con più entusiasmo. Sentiamo la gente dalla nostra parte e questo è lo stimolo più grande per chi vuole mettersi a disposizione dei propri concittadini.
Il vostro mandato è quello degli Anelli delle Anguane, la ferrata che ha avuto gli onori della cronaca nazionale per un progetto turistico di altissimo livello….
Il successo è andato oltre ogni aspettativa. Basti pensare che registriamo circa 100 visite a settimane e ancora non siamo in estate. Questo porta a Valdastico un flusso di turisti, che oggi possono soggiornare anche nei bed&breackfast che sono nati in zona per far si che la gente rimanga e visiti un territorio, che conta squarci di una bellezza maestosa. La nostra Valle è stupenda e ora, dobbiamo mettere il piede sull’acceleratore per fare sviluppare attività enogastronomiche ed un turismo più professionale. La ferrata deve essere il motivo di arrivo a Valdastico, poi, dobbiamo fare in modo che i visitatori si soffermino, che si gustino il territorio e tutto quello che va valorizzato perchè diventi un business capace di sviluppare l’economia. Possiamo farcela. Non smetteremo mai di ringraziare l’imprenditore Franco Mucchietto che ha finanziato il progetto, che ci ha dato la carica per svilupparci ancora di più. Pensiamo ad un centro sportivo polifunzionale e ad un’area attrezzata per i bisogni dei camperisti.
Quali sono stati i momenti più difficili?
 
Quelli in cui siamo stati accusati di essere amministratori inesperti. Della nostra inesperienza si è fatta una speculazione politica, che ci ha fatto del male, ma che per noi si è tramutata in voglia di imparare, di essere umili e andare a scuola per apprendere. Ringraziamo per questo tutti coloro i quali non ci hanno fatto mai mancare il loro sostegno, il loro aiuto materiale, venendo fino a Valdastico per darci quel supporto che adesso è squadra. Colleghi sindaci e non solo, che ci hanno teso la mano facendoci crescere giorno dopo giorno. Ecco perchè adesso siamo più sicuri e siamo in grado di collaborare con quei comuni vicini, con cui abbiamo sperimentando collaborazioni preziose per fare sopravvivere quei servizi che nei comuni piccoli come Valdastico, di questi tempi, sono a rischio.
 
Stefani, lei è un ragazzo giovanissimo ed è bello pensare che voglia mettere la sua forza derivante dalla gioventù al servizio del suo territorio. Cosa Le dà lo stimolo per un impegno così importante?
 
La mia esperienza personale mi ha dato talmente tanto, che adesso, il bagaglio di vita raccolto, mi porta a volerlo mettere al servizio del prossimo. Io per primo, quando ero poco più che un adolescente, pensavo che sarei andato via da Valdastico per trovare la mia strada altrove. Dopo la morte prematura di mio padre, mi sono rimboccato le maniche, ma questo mi ha aperto gli occhi su quello che si può fare con il coraggio di rimanere nel proprio paese d’origine, che nel mio caso, è dotato di bellezza naturale, che va esaltata con spirito di imprenditorialità.  Oggi, il mio sogno è che i giovani ritrovino la voglia della vita di paese, che non scappino, ma che, tutti insieme, lavoriamo per gettare le basi per un futuro che possiamo non immaginare altrove. Il mio più grande desiderio, al contrario, è quello di vedere ragazzi di città arrivare a Valdastico e chiedermi dove poter gustare le nostre specialità eno gastronomiche , guardando il lago e la nostra valle.
N.B.
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