Superata la burrasca, c’è grande soddisfazione nella Casa di Riposo ‘Alessandro Rossi’ di Arsiero dove non solo è finalmente tornata la normalità dopo il periodo pandemico con le porte nuovamente aperte ai familiari, ma dove è stata annunciata l’assegnazione da parte dalla Regione Veneto di un contributo di 1milione di euro.

Una cifra molto importante che consentirà alla struttura di Viale Mazzini il completamento del secondo stralcio, con nuovi spazi interni e nuove camere per gli ospiti. Il contributo regionale fa parte del fondo di rotazione e andrà restituito, senza interessi, in quindici anni, consentendo così ai responsabili del centro di dare finalmente un giro di vite a lavori lungamente attesi senza gravare eccessivamente sul bilancio.

“Per noi è il raggiungimento di un secondo traguardo” – afferma con soddisfazione il presidente Giuseppe Mosele, a capo dell’ente ininterrottamente dal 2004 tranne che per un breve periodo  – “dopo che nel 2010 riuscimmo con un altro contributo sempre di 1milione di euro ad acquisire uno stabile confinante con terreno annesso, ricavandone un garage interrato con oltre quaranta posti auto, un nuovo giardino e soprattutto una cucina che oggi ci consente di servire oltre 500 pasti al giorno che tramite apposite convenzioni forniamo a comuni e ad altre case di riposo ricavandone un piccolo profitto. Oggi questo nuovo contributo, che abbiamo ottenuto avendo già pronto da anni il progetto, ci consente di portare a compimento una nuova ala dove trasferiremo gli ospiti ora alloggiati nella parte vecchia oltre che creare una palestra più grande e funzionale”.

Per il momento infatti, anche una volta ultimati i lavori che dovrebbero iniziare i primi mesi del 2023 e concludersi entro il 2024, non ci sarà spazio per nuovi accessi in quanto la parte ‘liberata’ in favore del nuovo troncone presenta camere in deroga alle attuali normative e richiede pertanto anch’essa una profonda ristrutturazione: “Le disposizioni cambiano” – spiega Mosele  – “e ora servono metrature differenti: per il momento abbiamo adeguato gli spazi disponibili, ma confidiamo che in futuro nuove risorse ci consentiranno anche un terzo stralcio, così potremo veramente aprirci a nuovi ingressi vista la lunga lista di attesa che abbiamo”.

 

Una struttura davvero molto richiesta quella di Arsiero, che oggi conta 75 ospiti e il tutto esaurito nonostante il Covid ne abbia falciati ben 21. Un edificio solare ed organizzato meticolosamente come un piccolo villaggio dove gli ospiti – il 90% è in carrozzina – sorridono e scherzano con il personale in un clima quasi familiare: “Per due anni la famiglia dei nostri ospiti siamo stati noi” – conclude Mosele quasi commosso – “sono sinceramente grato alle operatrici e agli infermieri che si sono sacrificati ben oltre il contratto di lavoro pur di esserci e pur di traghettarci fuori da questo periodo durissimo dal quale siamo usciti grazie alla terza dose. Anche la scorsa settimana c’è stata qualche positività, ma tutto si risolve con sintomi assolutamente lievi e gestibili. Oggi finalmente vediamo la luce e non potevamo che ripartire offrendo ancor più qualità e spazi migliori per chi decide di venire a vivere qui”.

M.Z.

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