I carabinieri mantengono il massimo riserbo sulla famiglia vittima  dell’orco perchè dopo la carcerazione di quel padre e marito violento, la donna ed i suoi bambini hanno tutto il diritto di dimenticare e di non essere identificati.  I Carabinieri della stazione di Arsiero hanno arrestato un cittadino straniero, V.M. 47enne, residente nella Valle dell’Astico, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in
carcere. Una storia di ordinaria violenza tra le quattro mura domestiche con una moglie e dei bambini stanchi di subire i maltrattamenti fisici e psicologici di quel demonio, che quando rientrava a casa trovava qualsiasi scusa per accanirsi contro la sua famiglia. Quella che avrebbe dovuto proteggere e alla quale, invece, ha fatto vivere una vita ed una infanzia segnata dalle botte e dalle vessazioni. Anni e anni di soprusi con la moglie che nel mese di settembre scorso, decide di recarsi dai carabinieri per denunciare il marito. E’ così che questa mamma, per proteggere i suoi bambini, si fa forza e decide di vuotare il sacco in un pianto liberatorio negli uffici della stazione di Arsiero, punto di riferimento per gli abitanti della Valle dell’Astico. I militari dell’Arma non hanno perso tempo: c’era da liberare da quell’inferno quella famiglia dilaniata. Hanno così raccolto gli indizi di colpevolezza a carico del 47enne, per il quale sono scattate le manette con l’accusa di maltrattamenti e minaccia aggravata. Con il provvedimento d’arresto richiesto dalla Procura di Vicenza e siglato dal gip, nella mattina  del 21 ottobre, i carabinieri hanno bussato alla porta dell’indagato, che è stato accompagnato al carcere di Vicenza dove si trova recluso. Si è resa necessaria la carcerazione per il pericolo di fuga e per il rischio che l’uomo potesse reiterare  il reato.

N.B.

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