La soluzione al disservizio diffuso alla rete Vodafone che da martedì della scorsa settimana sta interessando la gran parte dei Comuni della Valle dell’Astico pare non avere ancora una data certa.
A decine sono arrivate le segnalazioni anche alla redazione di AltoVicentinOnline da parte di un’utenza sempre più esasperata da una situazione per la quale pare non esserci stato alcun preavviso nemmeno alle Amministrazioni locali e a quelle aziende che con Vodafone hanno stipulato contratti business.
Se di norma, anche a fronte di eventi naturali estremi, in pochi giorni il guasto veniva ripristinato sono in molti ora a chiedersi che cosa stia provocando questo shut-down prolungato e senza precedenti: le chiamate si ricevono e si evadono con grande difficoltà e la connessione dati è debolissima e incostante.
Nonostante anche il servizio clienti del gestore telefonico da giorni riceva le lagnanze sempre più risentite dei residenti di Arsiero, Cogollo e Velo D’Astico, i lavori paiono non arrivare a conclusione: la nostra redazione si è ulteriormente interfacciata con gli uffici preposti, ma trapela poco di più.
Gli unici elementi di novità riguardano il fatto che il ripetitore oggetto di manutenzione straordinaria non sarebbe uno soltanto, ma oltre a quello di Cogollo è interessato dal lavoro di più squadre di tecnici Vodafone anche il dispositivo dislocato in zona Summano: per il ripristino e la piena funzionalità del servizio, il colosso delle telecomunicazioni con sede a Ivrea, pronostica di addivenire ad una soluzione entro le prossime 72. Il tutto, vista la complessità della situazione, con beneficio di inventario.
Tanti i cittadini che hanno chiesto notizie anche sulla possibilità di vedersi rimborsare il ‘danno patito’, possibilità assolutamente prevista per legge: è necessario inoltrare un formale richiamo all’operatore telefonico meglio via PEC, raccomandata a/r o fax. Entro 45 giorni il cliente ha diritto ad un riscontro da parte della compagnia telefonica: se la risposta non arriva entro i tempi stabiliti si potrà avviare una procedura di contestazione per chiedere il rimborso, procedura gratuita e fattibile in prima persona dal cliente senza bisogno di un supporto legale.
In particolare, per la domanda di rimborso ci si deve rivolgere all’Autorità garante per le Comunicazioni (l’Agcom), agli indirizzi istituzionali reperibili direttamente sul sito.
Marco Zorzi