400 euro di multa e 5 giorni di chiusura: è questa la sanzione comminata al Bar Tripoli di Arsiero ‘reo’ di aver ospitato alcuni clienti dopo le 18, orario imposto dalle vigenti limitazioni anti Covid.

Stando a quanto ricostruito dalle parole del titolare del bar affacciato di  fronte alla Chiesa di Arsiero, entro le 18 però tutti gli avventori erano già usciti e il personale di servizio aveva già prontamente raccolto bicchieri e stoviglie: “Avevo solo invitato due clienti a rientrare velocemente per saldare il conto” – asserisce il barista – “e una signora che non si era sentita poco bene si trovava invece nella necessità di usare i servizi igienici, cosa che data la situazione non mi sono sentito di negarle. Proprio in quel momento, una volante dei Carabinieri si è fermata  davanti il locale e non ha voluto sentire ragioni”.

Un rammarico misto a frustrazione per la consapevolezza di aver agito, sempre stando alla dichiarazione resa, nel rispetto dello spirito della norma: “Erano le 18.10” – continua il titolare del famoso locale arsierese – “e nessuno stava consumando. Tra l’altro è consentito l’asporto, ma io non sono in cerca di trovare scusanti e chiedo semplicemente venga usato buon senso: ho il massimo rispetto per le forze dell’ordine, ma in quel frangente mi sono sentito punito ingiustamente e valuterò perciò come muovermi a tutela dei miei interessi”.

Intenzione questa già palesata a caldo in un post su Facebook, ripreso e molto commentato con considerazioni che si sono spinte ben oltre le esternazioni del gestore: imprecazioni e accuse oltraggiose contro gli uomini in divisa, inviti a fare ricorso, ma anche illazioni esplicite su presunte segnalazioni di altri colleghi invidiosi che a detta degli utenti della piattaforma social avrebbero approfittato della situazione per colpire il bar rivale.

Accuse queste ultime respinte però dall’interessato: “Io non ci credo che i colleghi possano arrivare a tanto, per come siamo presi noi baristi in un anno come questo sarebbe veramente una cattiveria ingiustificata. Penso che i Carabinieri semplicemente fossero di passaggio. Resta il fatto che per come si sono messe le cose, non so se ora riapriremo per l’asporto”.

Tenta di smorzare la polemica anche il Sindaco Cristina Meneghini: “Senza entrare nel caso specifico, in piazza ci sono ben 6 esercizi ad uso bar coi quali sin dall’inizio dell’emergenza ho intrattenuto un dialogo proficuo concedendo gratuitamente ulteriori spazi adibiti a plateatico. Dal canto mio poi, ho sempre invitato al rispetto delle regole rivolgendomi più a chi li frequenta che a chi li gestisce: con questi ultimi anzi, posso affermare di aver trovato quasi sempre ascolto e attenzione. Tuttavia, si sono verificati alcuni episodi di assembramento esterno che hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine delle quali certo non posso contestare l’operato e l’impegno messi in campo sempre con grande intelligenza.

Insisto col dire che la situazione è nuovamente pericolosa e che solo il rispetto di regole minime e grande senso di responsabilità ci potranno salvare: se vogliamo che tutto questo finisca, non ci sono altre strade”.

Marco Zorzi

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