“Valorizzare il patrimonio storico e naturale per sostenere le comunità montane”, un argomento che sta a cuore al consigliere regionale leghista Andrea Cecchellero, che è anche ex sindaco di Posina. Le sue sono parole che tracciano chiaramente la direzione: valorizzare, proteggere e restituire alla montagna il ruolo che merita, anche grazie al turismo sostenibile.

Da poco è stato approvato in Consiglio Regionale un finanziamento importante per il Pasubio. Di cosa si tratta, esattamente?

“Si tratta di 100.000 euro destinati al completamento e alla valorizzazione del sistema turistico delle 52 Gallerie del Pasubio, un intervento che dà continuità a quanto fatto negli ultimi anni dalle amministrazioni locali, soprattutto nei Comuni di Valli del Pasubio e Posina. Questo contributo non rappresenta solo un investimento sulla montagna, ma anche un sostegno concreto per le nostre comunità, che dal turismo possono trarre benefici economici stabili”.

Lei conosce molto bene la zona, anche per via dei suoi tre mandati da sindaco di Posina. Quali sono stati i principali interventi realizzati in quel periodo?
“Sì, conosco bene questa realtà, e con orgoglio ricordo alcuni progetti chiave che abbiamo realizzato a Posina. Il primo è la convenzione con la Provincia di Vicenza e l’Associazione Nazionale Alpini di Vicenza per la manutenzione ordinaria annuale della Strada degli Scarubbi: un impegno da circa 15.000 euro all’anno, fondamentale per garantire l’accessibilità e la sicurezza. Poi c’è stato l’intervento straordinario da 200.000 euro per la messa in sicurezza della stessa strada, a seguito della tempesta Vaia: un’opera che ha consentito la revoca dell’ordinanza di chiusura in vigore dal 2008. Infine, la realizzazione dei parcheggi a Bocchetta Campiglia, che generano entrate annuali, seppur notevoli (circa 100.000 euro), ma importanti per un comune piccolo come Posina”.

Il turismo in montagna è in crescita, ma spesso si parla anche di “overtourism”. Qual è la situazione sul Pasubio?
“È vero: oggi parliamo sempre più spesso di overturismo montano, con tutti i problemi di sostenibilità che ne derivano – traffico, pressione ambientale, necessità di infrastrutture adeguate. Tuttavia, è importante capire che le 52 Gallerie non sono solo un sentiero escursionistico, ma una vera sorgente economica per i nostri comuni. Gli introiti derivanti dalla gestione del flusso turistico ci permettono di mantenere servizi essenziali, che altrimenti sarebbero insostenibili per piccoli comuni di montagna”.

Quindi turismo come strumento di presidio del territorio?
“Assolutamente. La presenza dei turisti significa presenze nei rifugi, nei bar, nei ristoranti, nei B&B, ma anche lavoro per le guide alpine, manutentori dei sentieri, imprese locali. Senza questo indotto, la montagna rischierebbe seriamente lo spopolamento. L’obiettivo è far sì che il turismo diventi uno strumento equilibrato e strutturato, capace di portare ricchezza senza compromettere il patrimonio ambientale”.

Cosa serve oggi per il futuro del Pasubio e delle 52 Gallerie?
“Serve continuare a investire in manutenzione, accoglienza e sicurezza, ma anche in formazione e sensibilizzazione, sia dei turisti che degli operatori locali. Non si tratta solo di attrarre visitatori, ma di fare sistema, con una visione comune e con il coinvolgimento diretto della nostra  comunità . Il Pasubio ha una valenza storica e paesaggistica unica, ma è anche, concretamente, una chiave per il futuro della nostra montagna”.

N.B. (nella foto l’allora sindaco di Posina quando accolse Carlo d’Inghilterra)

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