Torna a farsi vivo con un secondo importante appuntamento il Circolo PD della valle dell’Astico, portando ancora una volta nel territorio un nome di tutto rispetto.

A raccontare il suo impegno politico e forse anche ciò che ha ispirato la battaglia politica che lo ha reso famoso pur con un ddl ancora arenato al Senato, Alessandro Zan, deputato padovano noto per aver dato il nome all’ omonimo disegno di legge contro l’omofobia, la transfobia, la misoginia e l’abilismo approvato in prima lettura dalla Camera dei deputati il 4 novembre 2020.

Un appuntamento fortemente voluto dal coordinatore Luca Cislaghi che dopo il riuscito incontro ad Arsiero con la presenza di Emanuele Fiano coinvolto sul conflitto ucraino, bissa con un altro big della politica che torna ad incontrare il territorio lunedì 4 luglio stavolta a Cogollo del Cengio: “Non è facile organizzare serate di questo calibro, ma devo dire che una volta conciliati i comprensibili impegni degli ospiti, ho trovato grande disponibilità e spirito di servizio. Nel caso di Zan, avevamo piacere di affrontare il tema dei crimini d’odio che ancora non sono regolamentati in modo compiuto. Una lotta di civiltà alla quale non possiamo sottrarci: anche nei nostri piccoli paesi dove il problema, magari in misura minore rispetto ai grandi centri urbani, comunque esiste e fa danni importanti. Accompagneremo poi questa iniziativa con un’azione concreta nella quale cercheremo di coinvolgere le amministrazioni locali”.

Relatori assieme a Zan, Maura Fontana vicepresidente dell’Associazione Nazionale per la promozione e la difesa dei diritti delle persone disabili oltre che consigliere comunale a Schio e Mattia Stella, attivista per i diritti civili e già presidente dell’Arcigay di Vicenza: presente al dibattito anche il vicesindaco di Carrè, Igor Brunello, a testimonianza di un diretto collegamento col territorio.

Un territorio dove la discriminazione spesso è silenziosa ma non per questo meno pericolosa: sbagliato accostarla, come spesso fatto anche in nome di una strumentalizzazione politica tesa ad annacquarne il valore, solo a chi ha deciso di compiere una scelta diversa in ambito sessuale. L’odio contro il diverso colore della pelle, contro il debole costretto in carrozzina: un male che va estirpato con la cultura dell’accettazione e dell’accoglienza, ma inevitabilmente con la forza di un provvedimento legislativo che ancora manca.

Appuntamento quindi per le 20.45 di lunedì prossimo al Bocciodromo di Via Mameli.

di Redazione AltoVicentinOnline

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