Le condizioni precarie e lo stato di ‘abbandono’ in cui versa la Chiesa dell’Olmo a Cogollo del Cengio sono state oggetto di un accorato appello per non lasciar deperire ancor più un manufatto che ha legato a doppio nodo il suo significato religioso ad una rilevanza storica di primaria importanza per tutto il comprensorio.

Il grido di allarme lanciato da Don Luigi Gatto e da molti suoi parrocchiani ha però già sortito il primo effetto: alcuni artigiani del posto, attrezzati di tutto punto e organizzati con grande professionalità, hanno preso iniziativa e si sono dati appuntamento per mettere in sicurezza diverse tegole del tetto pericolanti o addirittura cadute a causa del maltempo e per sostituire quelle danneggiate, limitando così le infiltrazioni d’acqua che tanto davano da pensare.

Un bell’ inizio di una storia della quale speriamo di raccontarvi presto altri positivi sviluppi.

M.Z.

 

 

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