Rinnovate le cariche all’interno della Conferenza del Fondo Comuni Confinanti con le Province Autonome di Trento e Bolzano, organismo che raggruppa 48 Comuni e realizza progetti nei paesi a contatto con il trentino Alto Adige e già dal primo incontro il presidente Paolo Perenzin, sindaco di Feltre, ha annunciato: “Auspichiamo un incontro a breve, se possibile, anche con il ministro Boccia”.

Perenzin è stato riconfermato nella riunione della Conferenza che raggruppa 44 dei 48 Comuni veneti e lombardi che godono dei benefici previsti dalla legge.

Al suo fianco sono stati rinnovati anche gli altri organi della Conferenza: il vicepresidente, rappresentato dal prosindaco di Ponte di Legno Mario Bezzi, e il Coordinamento costituito da 12 membri. A rappresentare il vicentino sono Giovanni Antonio Sella, Roberto Rigoni Stern e Emanuela Dal Cengio, rispettivamente sindaci di Laghi, Asiago e Crespadoro. Oltre a loro, i colleghi Ornella Noventa (Lamon), Tatiana Pais Becher (Auronzo di Cadore), Michele Costa (Falcade) per i confinanti della provincia di Belluno; Massimiliano Adamoli (Dolcè), Serena Cubico (Ferrara di Montebaldo) per i confinanti veronesi; Marina Lanzetti (Ceto), Antonio Martinelli (Limone sul Garda), Aldo Armani (Idro) in rappresentanza dei comuni confinanti della provincia di Brescia; Angelo Cacciotto (sindaco di Santa Caterina Valfurva) per la provincia di Sondrio.

La Conferenza dei sindaci ha anche individuato in Giovanni Antonio Sella, Massimiliano Adamoli e Marina Lanzetti, rispettivamente sindaci di Laghi, Dolcè e Ceto, i nominativi proposti per la nomina quali rappresentanti dei Comuni confinanti che prendono parte alle sedute del Comitato paritetico in qualità di uditori, ovvero senza diritto di voto.

Nella lettera inviata a Roger De Menech, neo riconfermato presidente del Fondo dei Comuni di Confine, il presidente Perenzin ha richiesto la convocazione di un incontro, proprio con il Coordinamento dei sindaci, e possibilmente con la presenza anche del ministro Boccia, per un punto della situazione su una serie di tematiche di particolare rilievo che riguardano il Fondo nella sua strutturazione e nel suo funzionamento interno, in particolare per quanto riguarda la velocità nei pagamenti ai Comuni, ma anche in relazione ad alcuni eventi futuri di particolare portata.

“Siamo di fronte ad un periodo molto importante, se non decisivo, per lo sviluppo dei nostri territori, sotto molteplici punti di vista – ha commentato Paolo Perenzin – Il Fondo dei Comuni di Confine può rivelarsi uno strumento determinante per far sì che possiamo superare quei gap strutturali che ci hanno a lungo penalizzato e che ancora insistono, a volte, come un freno per lo sviluppo dei nostri territori.  Siamo certi che il presidente De Menech saprà interpretare al meglio il ruolo assegnatogli, garantendo al Fondo un’applicazione uniforme, adeguatamente veloce e adeguata alla necessità di risposte che le nostre comunità attendono”.

A.B.

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