Niente 5G nel Comune di Laghi. Il sindaco Giovanni Sella mette un punto alla questione che si trascina da giugno del 2019 e con un’ordinanza firmata il 30 aprile vieta “la sperimentazione e l’installazione di apparati 5G nel territorio comunale”.

Non vuole polemiche il primo cittadino, solo non se la sente che ‘a casa sua’ vengano posizionate antenne di nuova generazione. Il perché lo spiega nell’ordinanza: “Le radiofrequenze del 5G sono del tutto inesplorate, mancando qualsiasi studio preliminare sulla valutazione del rischio sanitario e per l’ecosistema derivabile da una massiccia, multipla e cumulativa installazione di milioni di nuove antenne che, inevitabilmente, andranno a sommarsi alle decine di migliaia di Stazioni Radio Base ancora operative per gli standard tecnologici di comunicazione senza fili 2G, 3G, 4G oltre alle migliaia di ripetitori Wi-Fi attivi – spiega Sella – Il documento pubblicato nel 2019 dal Comitato scientifico sui rischi sanitari ambientali ed emergenti (Scheer) della Commissione europea afferma che il 5G lascia aperta la possibilità di conseguenze biologiche e ha evidenziato un chiaro segnale sui pericoli socio-sanitari derivabili dall’attivazione ubiquitaria del 5G (che rileva gravissime criticità, in parte conosciute sui problemi di salute e sicurezza dati) confermando l’urgente necessità di un intervento normativo nei riguardi della diffusione di tale nuova tecnologia. L’Assemblea Parlamentare Consiglio D’Europa – prosegue l’ordinanza – ha evidenziato che sebbene i campi elettrici ed elettromagnetici in determinate bande di frequenza abbiano effetti benefici che vengono applicati in medicina, altre frequenze non ionizzanti, provenienti sia da linee elettriche di distribuzione a bassissima frequenza o da onde ad alta frequenza usate negli ambiti dei radar, telecomunicazioni e telefonia mobile, appaiono avere effetti biologici non termici, più o meno potenzialmente dannosi, insetti e animali, cosi come sull’organismo umano, anche quando le esposizioni sono a livelli inferiori ai valori di soglia ufficiali. Per quanto riguarda le norme o i valori di soglia per le emissioni di campi elettromagnetici di tutti i tipi e di tutte le frequenze, l’Assemblea raccomanda vivamente che si applichi il principio ALARA (As Low As Reasonably Achievable – Livello Più basso ragionevolmente Ottenibile) sia per i cosiddetti effetti termici che per quelli atermici ovvero biologici delle emissioni di radiazioni. Inoltre, dovrebbe essere applicato il principio di precauzione quando la valutazione scientifica non consenta di determinare il rischio con sufficiente certezza. Dato il clima di crescente esposizione della popolazione, in particolare quella dei gruppi vulnerabili come giovani e bambini, ci potrebbero essere costi umani ed economici elevati se le prime avvisaglie vengono trascurate”.

Laghi, che era tra i Comuni italiani selezionati per fare da ‘cavia’ al 5G, ha detto quindi ‘no’, per timore di ripercussioni sulla salute di cittadini ed esseri viventi nel territorio, fino a che non sarà accertato che l’installazione della tecnologia 5G non ha nessun tipo di ripercussioni sulla salute. “Spetta al sindaco di accertarsi nelle competenti sedi per le conseguenze di ordine sanitario – ha commentato risoluto Sella – E’ compito mio prevenire e fronteggiare la minaccia di danni gravi ed irreversibili per i cittadini e di adottare le migliori tecnologie disponibili assumendo ogni misura e cautela volte a ridurre significativamente e, se possibili, eliminare l’inquinamento elettromagnetico e le emissioni prodotte ed i rischi per la salute della popolazione”.

Il caso Thiene e le obiezioni dell’opposizione

Prosegue intanto a Thiene l’installazione delle antenne 5G, come da conferma dell’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Zorzan, che la settimana scorsa, mentre veniva installata la prima di 4 antenne, aveva dichiarato di avere ottenuto l’ok da Arpav e di non avere, come amministrazione comunale, la possibilità di fermare il posizionamento delle antenne per trasmettere segnali in 5G.

Una notizia, quella dell’avvento del 5G a Thiene, che oltre ad avere scatenato commenti di ogni tipo, positivi e negativi, sui social network, ha mandato su tutte le furie il consigliere della Lega Andrea Busin, che si è detto assolutamente contrario fino a che non ci siano informazioni più certe in merito alla non pericolosità per i cittadini

“Non sono assolutamente contrario alle nuove tecnologie – ha affermato Busin – Altri Comuni, come Laghi e Villaverla, hanno tenuto in sospeso l’installazione in attesa di avere studi ulteriori che dimostrino che non ci sono pericoli per la salute. Non mi piacciono le decisioni affrettate, il 5G è nell’occhio del ciclone. Vorrei che si aspettasse – ha concluso – e mi piacerebbe anche che in decisioni così importanti venissero coinvolte tutte le parti politiche e i comitati di quartiere, visto che poi le antenne vengono posizionate in vari punti della città”.

A.B.

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