Nel paese più piccolo del Veneto la notizia circolava da qualche giorno, ma da oggi è ufficiale: Marco Lorenzato sfiderà Ferrulio Angelo Lorenzato per la poltrona di Sindaco di Laghi.

A meno di colpi di scena dell’ultima ora con liste fantasma come nella vicina Posina, saranno quindi due le liste in lizza per la competizione elettorale.

Il paese infatti, dopo la prematura scomparsa per malattia di Giovanni Antonio Sella deceduto lo scorso ottobre dopo solo un anno e mezzo di mandato, tornerà alle urne domenica 3 e lunedì 4 ottobre così come definito dal ministro Lamorgese: un election day che coinvolgerà oltre 12 milioni di persone e 12 comuni vicentini tra i quali Rotzo e per l’appunto Laghi.

Classe 1982, sposato con Ilaria e padre di Alessandro e Noemi, Lorenzato è un manutentore elettrico impiegato in una grande azienda siderurgica della zona e risiede da molti anni nel comune dove ambisce di poter essere eletto Sindaco. La sua famiglia e quella della moglie sono originarie di Laghi e quando nomina il suo paese, il suo sguardo tradisce emozione e la voce si riempie di orgoglio.

Nel paese dei due laghetti, Lorenzato ha fatto una prima esperienza come consigliere comunale e, nominato Assessore dal compianto Sindaco Sella, si è subito messo in evidenza per operosità e dinamismo specie a livello sociale.

‘Insieme per Laghi’ è il nome scelto per la sua lista che, assicura, rappresenta le varie contrade del paese e cerca di non avere più candidati dello stesso nucleo familiare: non facile per una comunità che conta un centinaio di cittadini elettori. Nelle sue parole l’entusiasmo di un’età ancora giovane e la lucidità di un percorso ragionato e condiviso con persone qualificate e desiderose di adoperarsi per Laghi.

Cosa l’ha convinta a candidarsi per il suo paese e a prendersi questa responsabilità se sarà eletto Sindaco?

“Sicuramente la carica delle persone che compongono la mia lista, persone che credono nelle mie capacità e mi danno grande coraggio. Inoltre l’esperienza dei due anni abbondanti di assessorato che mi hanno permesso di capire come funziona la complessa macchina municipale: ho anche partecipato con carica rappresentativa a varie manifestazioni di amministrazioni vicine con le quali sono nati anche dei rapporti grazie ad alcuni progetti e con le quali ho potuto confrontarmi. Per finire mi sono occupato anche dei rapporti tra Unione Montana ed il Gal allo scopo di incentivare attività di promozione locale”.

I suoi punti forti. Quali saranno i suoi primi impegni una volta eletto Sindaco?

“I miei primi impegni saranno certamente proseguire ciò che avevo già intrapreso da assessore ossia l’ascolto e il sostegno delle esigenze delle famiglie e l’aiuto agli anziani con iniziative mirate. In questo avrò il supporto di Maria Fabiola Sella, che se eletto, nominerò mia vice.
Inoltre sicuramente portare avanti quanto svolto dalla precedente amministrazione per ciò che riguarda l’area laghetti nella sua valorizzazione e cercare di ultimare l’operato rimasto in sospeso per quanto riguarda opere non ancora concluse sia per il rilancio turistico che per la sicurezza del nostro territorio”.

Laghi è un paese molto piccolo, vittima come tante realtà montane di un progressivo spopolamento. Mi dica, perché vivere a Laghi e cosa fare per invogliare nuove residenze?

“Vivere a Laghi…credo che cogliere l’essenza di Laghi sia una cosa bellissima! La pace, la tranquillità e il contatto con la natura sono indice di buona salute e mai come in questi tempi dove abbiamo vissuto limitazioni e spazi delimitati ci si è resi conto di quanto questo significhi per il benessere personale. Certo questo è importantissimo, ma non basta: ci impegneremo cercando di promuovere un turismo dolce creando un indotto di servizi,  dal bed&breakfast, alla coltivazione e vendita di prodotti locali, piccoli agriturismi e guide con eventi presso i siti storici e naturali di cui il nostro territorio è molto ricco. Vede, le posso fornire il mio personale esempio di vita, complici la mia compagna e le radici della mia famiglia – viviamo nella casa dei miei nonni che abbiamo ristrutturato. Affascinato proprio dal nonno, ho deciso di fargli onore riattivando la centralina idroelettrica che qui realizzò nel 1926 e successivamente dismessa negli anni Settanta. Ho poi portato avanti il recupero dell’antica segheria, un’opera iniziata da mio padre creandone un’attrattiva turistica per il suo lato storico e valorizzandola con la costruzione di una seconda centralina idroelettrica che ha saputo esaltare la forza dell’acqua, altro elemento caratterizzante del nostro paesaggio. Magari piccole cose che nella loro semplicità però possono fare la differenza. Proprio come Laghi”.

Marco Zorzi

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia