Se del noto locale “Taverna Clara” oltre che la buona cucina giá si conosceva l’eclettico e solare Francesco anche per la sua recente comparsata nella trasmissione dedicata ai più estrosi chef d’Italia in onda su TV8, ora ad accendere i riflettori sul piccolo ristorante montano é la bizzarria dovuta alla sua particolare dislocazione geografica.
Catastalmente risultante in territorio trentino, la Taverna fondata nel 1975 dalla Signora Clara si “sponsorizza” da sempre come nel comune di Lastebasse quindi in Provincia di Vicenza così come l’ insegna lignea che invita gli avventori a superare il piccolo ponte che la divide dalla provinciale, anche questa su suolo veneto.
Niente di così straordinario se di mezzo non ci fosse il tanto discusso DPCM che il premier Conte ha firmato lo scorso weekend prevedendo tra le altre disposizioni la chiusura di bar e ristoranti alle 18 quale misura di contenimento della pandemia.
I Presidenti di Provincia di Bolzano prima e Trento subito a ruota hanno però deciso altrimenti: forti della loro autonomia hanno firmato un’ordinanza che sancisce infatti le 22 come orario di chiusura dei ristoranti, le 20 invece per i bar.
I gestori  della “Taverna Clara”, appresa la novità regionale si sono prontamente sincerati presso i loro consulenti che hanno confermato questa possibilità: una boccata d’ossigeno in un momento davvero difficile al punto che per rispetto dei vicini colleghi vicentini Francesco e soci non hanno voluto rilasciare dichiarazioni.
Pochi metri che hanno davvero fatto la differenza.
Intanto assieme alla protesta dei ristoratori del resto d’Italia contro il Governo, montano anche l’invidia e la rabbia degli amministratori delle regioni a statuto ordinario: non solo il Trentino Alto Adige ma anche la Sardegna sta predisponendo la riapertura dei locali sino alle 23.
E il braccio di ferro continua.
Marco Zorzi
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