Scatta la corsa alla raccolta dei funghi nelle montagne vicentine, con il meteo che ha finalmente creato le condizioni per la crescita dei funghi. A darne l’annuncio è Coldiretti, che assieme a Federforeste ha elaborato un vademecum per andare a caccia delle specialità del bosco in tutta sicurezza.
Dopo un avvio primaverile senza funghi, il mix di caldo torrido a fine giugno e piogge quotidiane portate dai cicloni nord-atlantici ha innescato una nascita eccezionale di porcini e altre specie, secondo l’ultimo monitoraggio del portale Funghimagazine.
Accanto ai Boletus edulis compaiono finferli, steccherini dorati e persino specie tipiche di stagioni fresche come il porcino rosso, oltre a ovoli e amanite tropicali in pianura. Questa coesistenza di specie “insolite” conferma come i funghi seguano microclimi e non più schemi stagionali tradizionali, con un clima sempre più variabile che rende la stagione anomala ma generosa.
“La ricerca dei funghi richiede preparazione, prudenza e rispetto per l’ambiente. È importante scegliere percorsi adeguati alle proprie condizioni fisiche e mentali – spiega Coldiretti Vicenza – evitando itinerari troppo impegnativi. Prima di partire, è bene informare qualcuno sul luogo in cui ci si recherà e, se possibile, farsi accompagnare: la compagnia riduce i rischi e rende l’esperienza più sicura. Le condizioni meteorologiche vanno sempre controllate, poiché i temporali estivi possono essere pericolosi in ambiente boschivo. L’abbigliamento deve essere adeguato, con scarponi comodi e suola scolpita, capi a strati e uno zaino con l’essenziale”.
Durante la raccolta, è fondamentale prelevare solo i funghi che si conoscono con certezza, rivolgendosi al servizio micologico dell’Ulss in caso di dubbi. Occorre rispettare la natura, evitando di distruggere esemplari sconosciuti o danneggiare la flora. Rastrelli e uncini sono vietati perché danneggiano il micelio, compromettendo la riproduzione dei funghi. “I funghi raccolti vanno puliti subito sul posto – conclude Coldiretti Vicenza – eliminando terra e detriti per mantenerli integri e favorire la diffusione delle spore, e riposti in cestini rigidi e areati, mai in sacchetti di plastica. Il mancato rispetto di queste regole può comportare multe e il sequestro del raccolto”.
