La storia dei veneti antichi in scena al Passo della Borcola a Posina, nel posto dove un tempo si trovava il confine tra la Serenissima Repubblica di Venezia e l’Impero d’Austria e dalle istituzioni arriva una richiesta esplicita: “Il veneto sia lingua ufficiale”.

Nel cippo posto nel 1772 si sono riuniti ieri l’onorevole Erik Umberto Pretto, il sindaco di Posina Andrea Cecchellero, il consigliere regionale Maurizio Colman e Alessandro Mocellin, esperto di lingua veneta.

“E’ l’edizione zero di una manifestazione che vogliamo rendere annuale – ha sottolineato Andrea Cecchellero – La storia del nostro popolo, senza retorica né politica, proposta per i grandi e per i piccini. Sono orgoglioso di avere queste origini”.

“Abbiamo potuto tenere alta l’attenzione sulla necessità di intraprendere iniziative comuni e collegiali fra i vari livelli istituzionali, volte a tutelare la lingua, la cultura e l’identità del popolo veneto – ha spiegato Erik Umberto Pretto – Un intendimento che ben si sposa con il percorso autonomista intrapreso dalla nostra Regione. In particolare, si ritiene che sia arrivato il momento di giungere al riconoscimento ufficiale a livello nazionale della lingua veneta, considerati il suo vasto impiego attuale e la secolare tradizione letteraria a suo supporto”.

“Una lingua- ha concluso Pretto- che, per essere diffusa correntemente in modo scritto, necessita di una grafia unitaria e condivisa che possa scaturire proprio dal lungo ed attento studio che la stessa Regione del Veneto ha promosso”.

A.B.

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