Ingabbiato nell’armatura, per lo  storico ponte di Fusine in via Casare a Posina, inizia una seconda vita. Partiti i lavori di riqualifacazione del collegamento, tra i due versanti della vallata, che ha sulle spalle più di 150 anni

“Un altro piccolo passo”, ha commentato il sindaco di Posina Andrea Cecchellero, a nome dell’amministrazione comunale, che considera il ponte un simbolo che va preservato.

L’intervento rientra in un progetto per il quale sono stati spesi 500mila euro ottenuti dai fondi Odi. Soldi che la giunta Cecchellero ha deciso di spendere per sistemare strade ed opere e riqualificare il territorio.
Col mezzo milione di euro, infatti, non solo verrà sistemato il ponte di via Casare, sotto al quale trovavano riparo i soldati durante la Grande Guerra. “Nel nostro archivio ci sono foto che lo documentano”, ricorda ancora Cecchellero, “nel programma dei lavori inserito anche il marciapiedi che dal centro del paese che va verso Contrada Pra, costeggiando la Sp 81, con ritorno passando per il ponte delle Clame e il vecchio sedime della roggia Munari. Ma non solo. In dirittura d’arrivo anche il collegamento ciclabile con Arsiero. “Lavori di completamento di sentieri, sempre tramite fondi Odi ottenuti nel 2018 – spiega ancora il primo cittadino di Posina – Circa 2 km a nord di Posina, sempre lungo la provinciale. Una volta conclusi i lavori ci sarà un anello sopra il lago di Posina, di circa 3 km, che andrà ad innestarsi nella ciclabile di Fusine e che va verso Arsiero”.

di Redazione Altovicentinonline

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