Mezzo milione di euro per le comunità montane è salvo e non è stato tagliato dalla Regione.

Il taglio è stato scongiurato grazie ad alcuni emendamenti promossi da Cristina Guarda, consigliere di AMP, che sono stati accolti dalla maggioranza del consiglio regionale, rimediando così a quello che per alcuni comuni veneti, colpiti dal maltempo e con i boschi e le strade devastate, sarebbe stato uno sberleffo.

“Ben mezzo milione di euro, che non doveva neanche essere previsto a bilancio – ha spiegato Cristina Guarda – Quella della Giunta non si può derubricare a distrazione o leggerezza, per fortuna abbiamo posto rimedio. Avremmo aggiunto danno a danno. Già il bilancio chiude incomprensibilmente gli occhi al disastro di fine ottobre in montagna che ha colpito il Bellunese e l’Altopiano vicentino, distruggendo strade, case, alberghi, boschi e provocando danni immani al nostro territorio. Eliminare alle comunità montane, responsabili della gestione, un finanziamento di mezzo milione significava non solo metterle definitivamente in ginocchio nell’emergenza ma impedire di affrontare l’ordinaria amministrazione. Ma il bicchiere resta mezzo vuoto, perché l’aumento di 200mila euro è un passo sempre troppo corto: a prescindere dall’uso dei fondi, se per spese correnti o per investimenti, perché lesinare? I 300 mila euro mancanti sembrano un compromesso al ribasso con la Giunta”.

Tra gli altri emendamenti accolti, i 50mila euro destinati all’equiturismo.

“La legge era stata approvata a inizio anno, ma non aveva ottenuto risorse in questo bilancio: una presa in giro, viste le presentazioni in pompa magna da parte del presidente Zaia. Certo, è una cifra insufficiente, ma necessaria per tenere aperta la partita sul turismo equestre ed evitare vi fosse un dietrofront. Alle parole adesso seguano i fatti e si sciolgano i molti nodi relativi a regolamenti e realizzazione degli interventi mancanti. Infine portiamo a casa pure 20mila euro per le Confraternite enogastronomiche, che avevano hanno denunciato alcuni ostacoli per la registrazione all’albo, per cui prevedere almeno i fondi necessari per l’apertura dei bandi, due anni dopo, era il minimo”.

Ma non tutti gli emendamenti presentati dalla consigliera Guarda hanno avuto la stessa sorte.

“Purtroppo è stato bocciato quello sul turismo, a cui sono stati tagliati ben 3,5 milioni di euro rispetto al bilancio votato a fine 2017. Una scelta incomprensibile, considerando che nella lettera introduttiva al Defr Zaia tesse le lodi di questo settore, evidenziando la necessità di lavorare per perfezionare e adeguare l’offerta del nostro territorio. Un’incoerenza dannosissima per tutto il Veneto. La maggioranza ha detto ‘no’ anche all’ulteriore finanziamento all’apicoltura. A bilancio ci sono 50mila euro, 20mila in meno rispetto all’anno scorso. Come si pensa di sviluppare settori sensibili e delicati senza alcun impegno concreto regionale? Inutile promuovere buone iniziative se non ci sono i soldi sufficienti. Zero risorse anche per l’agricoltura sociale e taglio di fondi per le Regole, altro attore importante per la garanzia delle nostre montagne. Bastava una decina di migliaia di euro per continuare a sostenerle, una cifra davvero irrisoria rispetto ai 17 miliardi del bilancio”.

Di Redazione Altovicentinonline

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