Passa anche per la valorizzazione della cultura e degli artisti locali l’intenzione del Comune di Velo d’Astico di dare nuovo impulso ad un turismo non secondario che cerca sempre di più di riscoprire peculiarità e storia del territorio anche attraverso opere e manufatti.

Nella cornice di Villa Montanina, oggi con inizio alle 15.30 sarà così inaugurata al pubblico la mostra retrospettiva dedicata al pittore scledense Pietro Zaltron: ad accompagnare il momento, le note del pianoforte del maestro Federico Sartori.

Zaltron nato nel 1912, partecipò per due volte alla Quadriennale di Roma – nel 1935 e nel 1951 – facendosi conoscere e apprezzare tra gli artisti contemporanei: Velo D’Astico fu un po’ il suo ‘buen retiro’ e non è casuale che la sua famiglia abbia scelto proprio il comune sulle rive dell’Astico per donare ben 8 quadri, sette dei quali raffiguranti l’eremo di Meda.

“Abbia accettato con immenso onore questa donazione” – racconta Antonella Ceri, Assessore a Cultura e Istruzione – “e promuovere una mostra per far conoscere le opere di Zaltron ci è parsa subito una scelta naturale oltre che coerente con lo spirito di promuovere il nostro territorio raccontandolo anche attraverso l’arte. Finita l’esposizione, i quadri troveranno casa nella sede municipale”.

Oli su tela e china per raffigurare con gli occhi di un uomo mai sotto le luci della ribalta paesaggi cari anche allo scrittore Antonio Fogazzaro: posti che restano nel cuore tra giochi di luci e ombre, circondati da montagne testamento di una lunga storia.

La mostra rimarrà aperta dalle 15 alle 17 fino al prossimo 6 agosto: accanto a Zaltron, quasi a testimonianza di un’arte accessibile a tutti, gli elaborati dei bambini dei centri estivi.

di Redazione AltoVicentinOnline

 

 

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